Stavo riflettendo sul fatto che, sembra strano ma è così, a casa mia non ci sono mai state particolari tradizioni pasquali legate al mio paese d’origine.
So che qualcuno sbarrerà gli occhi, ma a parte il mangiare delle verdure amare e verdi in occasione del pranzo pasquale con agnello o capretto, gli asparagi con le uova sode e la mitica colomba come dolce, non avevamo un piatto particolare.
Nonna non c’è più, e devo dire che lei non era una gran cuoca…aveva un marito cuoco sì, che però è morto molto giovane e lei, ai tempi lasciava a lui la cucina con molto piacere.
Una volta rimasta sola, con due figli piccoli da crescere, la guerra finita da poco, il lavoro in tessitura ed una vita piena di fatica e di pochi soldini che giravano in casa, ha sempre fatto quello che poteva per rimediare un pasto decente.
Mia mamma mi ha trasmesso le tradizioni che girano in torno alle festività natalizie, molto sentite da noi, e di tanti altri piatti lombardi, ma in merito alla Pasqua tutto tace.
Voglio però oggi, in occasione di una bella iniziativa in collaborazione con altre amiche blogger,(trovate tutte le info su Istagram!) regalarvi comunque un dolce che fa parte della tradizione lombarda, un sempreverde che in tutte le occasioni è perfetto in tavola…il Pan de Mej.
Semplicissimo da fare, questo dolce ha una sua storia…solitamente è tradizione mangiarlo il giorno di San Giorgio (23 di aprile) ; questo quello che ci riporta Wikipedia al riguardo:
Il pan meino (o Pan de Mej in lombardo , letteralmente “pane di miglio”), è un dolce tipico, diffuso specialmente nelle province di Milano, Lodi, lecco e Como.
Si tratta di una piccola tortina, dalla consistenza di una frolla, tonda e dolce, aromatizzata ai fiori di sambuco.
Vi sono due leggende circa la nascita di questo dolce: la prima narra che il pan meino fu inventato nella prima metà del XIV secolo dagli abitanti delle campagne milanesi per festeggiare la sconfitta dei briganti allora presenti per le campagne milanesi ad opera di Luchino Visconti.
La seconda fa risalire l’invenzione del dolce a semplice accompagnamento alla tazze di panna tradizionalmente offerte alla popolazione dai lattai nel giorno di San Giorgio, loro protettore: il 23 aprile è quindi tradizionalmente preparato il pan meino.
La ricetta del dolce prevede la farina gialla mischiata a farina bianca con uova, latte, panna, burro, zucchero e soprattutto fiori di sambuco che conferiscono il particolare aroma alla preparazione….
Al tutto viene data una forma circolare schiacciata per passare quindi alla cottura.
Io ho voluto realizzarli utilizzando una vecchia ricetta di mia mamma (lei va a occhio!) ma confrontandola anche con le dosi riportate da questo libro che trovo stupendo, una specie di bibbia delle ricette lombarde e soprattutto milanesi…
Anche se ora sono praticamente ligure, (le mie origini sono comunque queste e non posso negarlo!) lo uso spessissimo per prendere spunto e ricordare vecchi sapori…
Quindi, se amate i dolci rustici e “poco-dolci”, perfetti da gustare con un buon bicchierino di Bianco dolce, Moscato o Marsala, ecco che avete trovato il posto giusto: questi miei Pan de Mej vi piaceranno un sacco!
La tradizione li vuole accompagnati da una buona panna liquida, a casa mia si mangiavano così in purezza (mia mamma li serviva insieme ad una fresca e primaverile dadolata di fragole, ma era solo una sua idea, che però non si può disdegnare assolutamente 😉 )
Pan de Mej
Ingredients
- 150 g farina 00
- 150 g farina di mais a grana grossa
- 150 g farina gialla fioretto
- 150 g zucchero semolato
- 150 g burro
- 3 uova
- 5 g lievito di birra secco o 15 g di quello fresco
- q.b fiori di sambuco freschi o essiccati
- q.b zucchero semolato per spolverizzare
- q.b zucchero a velo
- poco latte (circa 50 ml)
- 1 pizzico sale fino
Instructions
- Setacciare insieme i tre tipi di farina e fare una fontana su una spianatoia o un piano di lavoro; romperci in mezzo le uova, unirci un cucchiaio di fiorellini di sambuco, lo zucchero semolato, un pizzico di sale ed il burro fatto fondere nel microonde o a bagnomaria.
- In una tazzina intiepidire il latte e scioglierci il lievito; iniziare ad impastare il tutto, aggiungendo anche il latte ed il lievito, ottenendo un morbido composto; formare una palla e metterla in una capiente ciotola a lievitare ben coperta in un luogo tiepido per circa un'ora e mezza.
- Una volta trascorso questo tempo, accendere il forno e portarlo ad una temperatura di 190° con funzione statica. Ungere ed infarinare una placca da forno, formare con l'impasto delle palle di 8-10 cm circa di diametro, come dei piccoli panini; adagiarle sulla teglia ben distanti fra loro, schiacciarle leggermente al centro e spolverizzarle con abbondante zucchero semolato (a piacere con altri fiorellini di sambuco).
- Infornare e cuocere con funzione statica a 190° per 25-30 minuti; devono dorarsi ma non troppo. lasciarli raffreddare e spolverizzare con abbondante zucchero a velo
Notes
La consistenza di questi grossi biscotti, o piccole tortine come dir si voglia, è sbriciolosa e friabile, un po’ rustica proprio grazie alla farina gialla all’interno, e i fiori di sambuco lasciano quel lieve profumo delizioso che li caratterizza…molti mettono i fiorellini anche in superficie, io li ho messi solo all’interno (ne avevo pochi e questo non è il momento della fioritura, è ancora presto purtroppo…).
A casa mia li hanno graditi tantissimo, li rifarò…hanno quel profumo di infanzia e del ricordo!
Io vi esorto a dare un’occhiata ad istagram per scoprire ciò che io e le altre 5 amiche blogger stiamo preparando per voi…
Buon inizio di settimana pieno di cose belle, vi abbraccio
24 commenti
Dunque ora andrò su instagram a curiosare. Da noi, al mio paese proprio, si festeggia il patrono: S. Giorgio e si usa preparare questi pani dolci, che trovi anche sul mio blog, ricetta di qualche anno fa. Da noi però come vuole la tradizione e dice anche il nome, si preparano, oltre che con la farina gialla, con la farina di miglio. Qua da noi si trova al molino, senza problemi. I miei ricordi e le usanze per Pasqua invece sono tutte relative al pic nic di pasquetta. A Pasqua anche noi non avevamo nessuna usanza particolare. Un bacio Simo, a presto
Ma bene, allora son certa che parteciperai sicuramente, anche se non è proprio di Pasqua, ma va bene uguale 😉
Io ho trovato questa ricetta di Pan de mej su un libro di ricette tradizionali milanesi; la mia mamma la farina di miglio non la usava forse perchè non ce l’aveva…comunque se tu hai la ricetta reale ed originale, condividila con noi nel nostro piccolo contest, ne saremmo davvero felici <3
Un bacione stella
Ma sai che anche a casa mia non ci sono particolari tradizioni per la Pasqua?? L’unica cosa certa è che cerchiamo di stare tutti insieme a tavola ^_^ ed immancabile è una colomba fatta con le mie manine e lievito madre ^_^
Golosissimi questi biscottini, li devo provare in quanto adoro la farina di mais nelle frolle ^_^
Buon inizio settimana Simo
Secondo me le tradizioni più forti ci sono nel centro, sud Italia…al nord forse ce ne sono meno?!
Chi lo sa…ovviamente la Colomba è il dolce lombardo pasquale per eccellenza, ma la sottoscritta non è capace di reggere lunghe lievitazioni!
Tu sì che sei bravissima…
Un abbraccio cara, sappi che anche questi buonissimi sono proprio da provare 😉
Bacione
Io li adoro. Li preparo sia con il lievito di birra sia con il lievito per i dolci. Non saprei dire quale versione mi piace di più 😋
Buona settimana.
Ecco, io ho provato il lievito di birra, ma proverò anche la tua versione 😉
Bacione cara
Sai che ora che mi ci fai pensare anche noi non abbiamo un piatto della Pasqua. Si fa un po’ quello che si fa per Natale, ma invece del cotechino di cuoce l’agnello, che io per altro non amo e quindi non mangio. Non c’è neanche un dolce particolare. Ho tanto sentito parlare di questi biscotti, mi piacerebbe provarli perchè come sai amo i dolci rustici, ma non saprei dove trovare i fiori di sambuco
Idem, a casa da me, mia mamma faceva il capretto, ma io non l’ho mai assaggiato!
E neppure un dolce tipico pasquale….per questo ho preso questo pan de mej e l’ho reso adatto ad un’occasione così…è comunque un dolce del ricordo ed è bello che in qualche modo possa essere ricondotto ad una festività.
I fiori di sambuco li trovi n erboristeria, vaiiiiiiiii 😉
Ciao, si può usare lo sciroppo al sambuco invece dei fiori?
penso di sì, si deve sentire in maniera leggera l’aroma, non essere preponderante….dosalo tu a piacere, prova e poi dimmi! 😉
Ciao Simo, deliziosi, buoni, rustici questi pan-de-mej. Altro dolcetto sfizioso da uno tira l’altro. Tutte le occasioni sono buone per dare inizio a una tradizione pasquale se non è stato tramandato niente di che. Quindi largo alla fantasia. Buon inizio settimana. Un abbraccio. 💕
E’ vero cara, ogni occasione è buona per pensare e non dimenticare la nostra storia, i nostri ricordi e le nostre belle tradizioni.
Grazie come sempre per la tua presenza <3 un bacio e buon inizio di settimana
Da noi ci sono dei dolcetti tipici pasquali che non ho mai preparato. Sono un po’ tipo biscotti secchi e pieni di zuccherini colorati.
Questo non lo conoscevo Simo e hai fatto bene a prepararlo. Lo sai che amo le tradizioni che ci raccontano.
Che bello amica mia, io le tradizioni del sud poco le conosco essendo di origini lombarde…magari con questa ricettina potresti partecipare al nostro piccolo contest, che ne dici?!
Un baciotto grande e buonissima giornata <3 ti abbraccio
Il pan de mej un piatto antico lo si faceva quand’ero piccola na bib così fornito di ingredienti pochi e quindi erano duretti però si mangiavano volentieri. Buona settimana.
Si, se li cuoci qualche minuto in più si induriscono, ma sono friabili come una frolla più o meno…io adoro la farina gialla e qui dentro ce n’è a iosa 😉
Buona settimana a te Edwige 🙂
Simona, non conoscevo questa ricetta… Grazie per averla condivisa con noi! Ho idea che sia davvero squisita, perché i cibi semplici sono per me, sempre i più buoni in assoluto! Che bello questo progetto insieme!
Un abbraccio,
Mary
Bello davvero!
E anche io ne imparerò delle belle, ne sono certa…scoprire storie e tradizioni è sempre emozionante ed arricchisce tanto <3
Un abbraccio e buonissima giornata
Adoro il pan de mej, e ogni tanto lo rifaccio… un gusto di quando ero bambina. Ma lo sai che la pasticceria che avevo a Cusano davanti a casa lo preparava per i morti? Effettivamente, conosco la sua storia, ed è una preparazione primaverile… Mi sa che nei prossimi giorni lo rifaccio. Sulle ricette pasquali nemmeno io ne ho traccia… ma tu che conosci un po’ la mia storia sai che da me le feestività erano solo motivo di grandi litigate tra il parentame. Intanto mi vado a vedere il link alle ricette lombarde. Un bacio
Ma guarda, storia tua a parte, anche da me in merito alla tradizione come ricette pasquali…poco o nulla.
Però ho voluto comunque onorare questa bella iniziativa su Ig con qualcosa delle mie origini, ed eccoci qui!
Baciotto e buon inizio di settimana amica mia <3
Ma che bella anche questa, sai non avevo mai sentito di questo dolce legato a questa tradizione… dalle mie parti “lombarde” mai sentita ma mi fa molto piacere sapere sempre cose nuove, non si finisce veramente mai di imparare!!!! Grazieeee… Proverò a farli facendo le solite modifiche x forza di cose!!!!!
Ciao bella stella
Infatti noi lombardi non abbiamo dei dolci ( a parte la Colomba) legati alle tradizioni pasquali…sinceramente non so il perchè ma almeno per me è così.
Ho pensato quindi a questo dolce, mi sembrava carino e poi sul mio blog non l’avevo mai pubblicato, quindi… 😉
bacione e buon inizio di settimana
E’ sempre molto piacevole per me conoscere le ricette tipiche tradizionali di ogni regione!
Grazie anche per questa chicca, cara Simo.
Un abbraccio e buon inizio di settimana
Susanna
Peccato che tu non sia su Istagram, mi sarebbe piaciuto vedere anche una tua ricetta del ricordo legata alla Pasqua perchè ce l’hai, vero?! Siiiii
Baciotto grande e buon lunedì amica mia <3