Gli spaghetti alla San Giuannin, sono un tipico primo piatto pugliese ricco di sapore preparato in onore di san Giovanni il 24 giugno
Buongiorno amici ed amiche….riappaio dopo alcuni giorni e, come prima cosa vi debbo ringraziare per i bei commenti sia pubblici che privati in merito all’argomento che è emerso nell’ultimo post del blog, qualche giorno fa.
Ho deciso di prendermi del tempo, dilaterò le mie apparizioni e farò ciò che mi sentirò, assecondando me stessa nel voleri ritrovare in qualche modo lo slancio e l’entusiasmo di un tempo, prendendomi i tempi e gli spazi che mi servono.
e…no, non lascerò per ora il mio piccolo spazio pasticcione.
Cercherò di prenderci le misure in base al mio bisogno di riprendere fiato e di riconquistare i miei spazi in libertà…e con i numeri…cercheremo di far pace.
Nonostante tutto, a questo appuntamento però non si può mancare: puntuale come un orologio svizzero ecco che arriva, come ogni primo del mese, la rubrica “Alla mensa coi santi“, scritta con le amiche Miria e Monica.
Con gli spaghetti alla San Giuannin, stavolta voglio onorare San Giovanni che si festeggia il 24 giugno; in tante località italiane è festa grande, poichè questo santo è il precursore di Gesù e, già nel grembo della madre ricolma di Spirito Santo, esultò di gioia alla venuta del Salvatore.
La sua stessa nascita fu profezia di Cristo; tanta era la sua grazia che il Signore stesso disse, a suo riguardo, che nessuno dei nati da donna era più grande di Giovanni Battista.
Per la Chiesa cattolica il 24 giugno si festeggia il cosiddetto “Natale estivo”; vengono celebrate infatti le feste di tre natività soltanto: quella di Cristo, quella della Madonna e quella del Precursore San Giovanni Battista (per gli altri Santi, infatti, si festeggia non la loro nascita, bensì la loro entrata nel Cielo).
Giovanni Battista è il santo più raffigurato nell’arte di tutti i secoli; non c’è si può dire, pala d’altare o quadro di gruppo di santi, da soli o intorno al trono della Vergine Maria, che non sia presente questo santo, rivestito di solito con una pelle d’animale e con in mano un bastone terminante a forma di croce.
Senza contare le tante opere pittoriche dei più grandi artisti come Raffaello, Leonardo, ecc. che lo raffigurano bambino, che gioca con il piccolo Gesù, sempre rivestito con la pelle ovina e chiamato affettuosamente “San Giovannino”.
Egli è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita; è tale la considerazione che la Chiesa gli riserva, che è l’unico santo dopo Maria ad essere ricordato nella liturgia, oltre che nel giorno della sua morte (29 agosto), anche nel giorno della sua nascita terrena (24 giugno).
E’ quest’ultima data però la più usata per la sua venerazione, dalle innumerevoli chiese, diocesi, città e paesi di tutto il mondo, che lo tengono come loro santo patrono.
Inoltre fra i nomi maschili, ma anche usato nelle derivazioni femminili (Giovanna, Gianna) è il più diffuso nel mondo, tradotto nelle varie lingue; e tanti altri santi, beati, venerabili della Chiesa, hanno portato originariamente il suo nome, che significava: “Dio è propizio”.
Della sua infanzia e giovinezza non si sa niente, ma quando ebbe un’età conveniente, Giovanni consapevole della sua missione, si ritirò a condurre la dura vita dell’asceta nel deserto, portando un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico.
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio (28-29 d.C.), iniziò la sua missione lungo il fiume Giordano, con l’annuncio dell’avvento del regno messianico ormai vicino, ed esortava alla conversione e predicava la penitenza.
Molti cominciarono a pensare che egli fosse il Messia tanto atteso, ma Giovanni assicurava loro di essere solo il Precursore.
Diceva “Io vi battezzo con acqua per la conversione, ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non sono degno neanche di sciogliere il legaccio dei sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” ed aggiungendo “Io sono la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia”.
Giovanni Battista battezzò Gesù nelle acque del Giordano, e lo Spirito Santo sotto forma di colomba scese su di loro dicendo “Questo è il figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”.
Morì decapitato tempo dopo in seguito alla richiesta di Salomè, che aveva chiesto ad Erode la sua testa su un vassoio d’argento dopo una conturbante e sensuale danza che aveva fatto dire al sovrano: “chiedimi qualsiasi cosa ed io te lo darò”.
Dal sito Santi e beati.it
S. Giovanni Battista, tanto per citarne alcune, è patrono di città come Torino, Firenze, Genova, Ragusa, ecc.
Le celebrazioni devozionali, folkloristiche, tradizionali, sono diffuse ovunque, legate alla sua venerazione; come tanti proverbi popolari sono collegati metereologicamente alla data della sua festa; è il patrono dei monaci e il suo emblema è l’ascia ma anche l’agnello.
Il piatto di Spaghetti alla san Giuannin che vi vado a presentare è tipico pugliese; essi possono anche essere detti Spaghetti alla San Giuannid, in base ai vari dialetti della regione.
E’ proprio un piatto popolare semplice e veloce, che si prepara quando si ha poco tempo e con ingredienti poveri che si hanno comunque sempre in casa, soprattutto nel sud Italia, anche se il frigo è quasi vuoto….acciughe, pomodori, olive e capperi.
Saporitissimo, è perfetto per la classica spaghettata veloce o di mezzanotte: provatelo e vi conquisterà!
Spaghetti alla san Giuannin
Ingredienti
- 350 g spaghetti
- 1 scatola pomodori pelati oppure 4-5 San Marzano freschi
- 2 spicchi aglio
- 6 cucchiai olio extravergine d'oliva
- 2 cucchiaini capperi dissalati
- 6 filetti acciughe sott'olio più qualcuna per decorare il piatto, a piacere
- q.b peperoncino secco (a piacere)
- q.b sale fino
Istruzioni
- Mettere a bollire l'acqua per la pasta, non molto salata dato che il sughetto sarà già saporito di suo e intanto soffriggere aglio e peperoncino in una capace padella antiaderente con dell'olio (di peperoncino, io ne ho messo pochissimo perchè non tollero il piccante).Appena l'aglio sarà leggermente dorato unire prima i filetti di acciuga, poi i pomodori pelati: schiacciarli con una forchetta in modo che rilascino il succo e lasciarli cuocere a fuoco lento per circa 10-15 minuti fino a quando non inizieranno ad appassire (se usate il pomodoro fresco, fate lo stesso aumentando un poco i tempi di cotttura).
- Aggiungere al sugo un po' d'acqua di cottura degli spaghetti, eliminando gli spicchi d'aglio se si gradisce solo l'odore (io li ho tolti); unire capperi ed olive nere un minuto prima di spegnere il fuoco.Cuocere nel frattempo gli spaghetti ( o nel mio caso i troccoli) che vanno scolati al dente, soprattutto perché è bene saltarli in padella un paio di minuti con gli altri ingredienti per farli insaporire e amalgamare bene al sughetto.
- Servire caldissimi (a piacere aggiungere qualche filetto di acciuga sul piatto); con un buon bicchiere di vino, vengono definiti il piatto della felicità
Note
Come sempre questo è il nostro banner; io lo metterò a lato destro del blog così potrete cliccarci sopra per vedere tutta la raccolta delle nostre ricette.
Inoltre, ogni primo giorno del mese, la nostra rubrica arriverà puntuale da tutti voi ; come fatto finora, ognuna di noi vi parlerà di una ricetta legata ad un Santo in particolare, cercando di comporre anche un piccolo menù.
Ma da questo mese c’è anche una novità….sapete che abbiamo una mappa interattiva dove potrete trovare tutte le nostre ricette pubblicate finora?
Guardate che meraviglia….
Questo mese anche le mie amiche onoreranno San Giovanni con le loro ricette….
oltre al mio primo piatto, Miria ha preparato il formaggio lettone Janu siers
mentre Monica ci delizierà con un dolce brasiliano, il Bolo de Fubà.
Io vi ringrazio e spero di avervi come sempre incuriosito sulla vita e le opere dei nostri amati santi patroni, che fanno parte della nostra cultura e tradizione regionale; io vi mando un grande abbraccio e vi dò appuntamento a prestissimo, con una ricettina semplicissima ma molto sfiziosa.
A presto!
12 commenti
Amo questi piatti…semplici e gustosi…sono i miei preferiti!
Un bacione
Moni
Vero, piatti rustici e semplici ma che non tradiscono mai!
Un abbraccione a te
E’ giusto giusto mezzogiorno e ti dirò, un bel piatto di questi fantastici spaghetti lo mangerei più che volentieri, anche perchè contiene ingredienti di cui vado particolarmente ghiotta, soprattutto le acciughe.
Molto interessanti le notizie che ci fornisci e che è sempre bello sapere, grazieeeeeeee
Sono super saporiti, davvero un piatto semplice e povero della tradizione da provare!
Bacione amica mia, se li farai poi mi racconterai 😉
Wow! Simo, il solo guardarli questi spaghetti fanno venire un languorino irresistibile. Con il tuo documentarti ci regali un sacco di scoperte. Grazie per le notizie dettagliate su San Giovanni. Per te sarà una faticaccia fare tante ricerche sui Santi e tradizioni culinarie dei popoli. Ma la soddisfazione per essere riuscita in questa impresa ti farà salire l’asticella dell’autostima. Tieni duro e vai avanti, ma concediti anche tempo per ricaricarti. Buon fine settimana a te e a tutti i tuoi cari. Un abbraccio.
Hai visto che fame fanno venire?! Noi li abbiamo adorati, slurp….
Veloci ma ricchi di sapore, perfetti direi!
Bacione cara e buon venerdì <3
Grazie per le tue belle parole di incoraggiamento, le ho molto apprezzate.... <3 <3
Questi spaghetti Simo, sono veramente invitanti, semplici, ma gustosissimi.
Baci
Miria
Proprio così amica mia, la semplicità è sempre la miglior soluzione 😉
Un bacione
Un piatto che mette appetito. Bravissima! Ottima scelta.
Un bacio grande
Grazie di cuore….semplice ma eccellente!
Un abbraccione
Simo ma è possibile che tu mi abbia fatto venire voglia di mangiare questi spaghetti fantastici alle 18? Grazie per le notizie storiche sulla vita di san Giovanni.
Un abbraccio Susanna
ahahahah questo sarebbe stato l’intento 😉
….mettere fame a chi li guarda!
Un bacione e buona notte cara <3