I Sugoli mantovani al mosto d’uva sono dei budini tipici della tradizione contadina, golosi, profumati e dal colore inebriante
Buongiorno amici ed amiche, buon due di settembre, oggi compleanno della mia mamma alla quale faccio gli auguri!
Oltre a questa ricorrenza, oggi è il giorno dove io e le amiche del gruppo “L’Italia nel piatto” presentiamo la nostra ricetta regionale e per chi non lo sapesse o non lo ricordasse io rappresento la Lombardia.
Lombardia sì, terra che mi ha dato i natali, amata ed odiata da molti, ma anch’essa ricca di tradizioni culinarie speciali e particolari.
Questo mese la nostra amata rubrica è dedicata ai dolci settembrini, quelli per intenderci con ingredienti che anticipano l’arrivo dell’autunno…
Dolci a base di fichi, uva, frutta fresca di settembre e chi più ne ha più ne metta!
Quindi….quale occasione migliore per provare questa ricetta che mi incuriosiva da tantissimo e che non avevo mai preparato, ovvero: i Sugoli mantovani al mosto d’uva?!
In realtà questa ricetta me l’aveva fatta scoprire una cara amica che me ne aveva regalato un vasetto tempo fa, realizzato con l’uva fragola del Lago di Garda, dove lei sempre trascorre l’estate.
Credevo fosse una ricetta veneta, ma in realtà ho scoperto che anche in Lombardia viene preparata, soprattutto nella zona del mantovano, e quindi mi son detta: ci provo!
I sugoli della mia amica erano irresistibili; gustati e terminati nello spazio di un sorriso, erano piaciuti un sacco soprattutto a mio marito che è ghiotto di uva.
Quindi ecco qui la mia versione, tutta per voi!
Purtroppo non ho ancora avuto modo di trovare l’uva fragola, quindi ho optato per un’uva nera molto dolce; in realtà ho visto che si può fare con diverse varietà d’uva, anche bianca.
In mantovano, i “sugol”sono dei budini dalla consistenza cremosa e vellutata, con un colore violaceo inebriante e dal gusto leggermente asprigno ed intenso.
Si narra che questo dolce sia stato uno dei preferiti nella corte dei Gonzaga; Il “sugol”ha acquisito dal 2021 lo stato di “De.C.O.” (Denominazione comunale d’origine), con delibera del comune di Gonzaga.
Si ottiene utilizzando come primo ingrediente il mosto d’uva. Come ottenerlo?
Ci sono due metodi, il primo è passare gli acini ben lavati ed asciugati dentro ad un estrattore o ad un passaverdura a maglie fitte: ciò che si ottiene è appunto il mosto.
C’è anche la versione del mosto cotto, che si ottiene portando ad ebollizione in una casseruola antiaderente circa un chilo di chicchi d’uva nera dolce, ben lavata ed asciugata.
Quando i chicchi si sono spaccati, si toglie dal fuoco e si lascia raffreddare; successivamente si passa il tutto nell’estrattore o nel classico passaverdure di una volta, ottenendo appunto il mosto “cotto”.
Questa versione del sugolo, in mantovano prende il nome di crepada, perché l’uva viene cotta fino a quando la buccia dei chicchi d’uva non si crepa.
Per la ricetta dei Sugoli mantovani al mosto d’uva, cercando in rete, ho visto che è possibile utilizzare sia il mosto fresco che cotto; io ho preso spunto da questo libro ed ho utilizzato quello fresco.
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Sugoli mantovani al mosto d’uva
Equipment
- estrattore o passaverdura per ottenere il mosto
Ingredienti
- 700 g mosto d'uva
- 85 g farina 00
- 70 g zucchero
Istruzioni
- In una ciotola versare ed amalgamare con la frusta la farina con lo zucchero; unire pian piano il mosto poco alla volta, sempre amalgamando per ottenere un composto fluido senza grumi.Passare il composto ottenuto in un pentolino antiaderente attraverso un colino a maglie fitte, poi , sempre mescolando con la frusta accendere il fuoco a fiamma bassa, mescolando continuamente.
- Portare ad ebollizione poi, sempre senza mai smettere di amalgamare, cuocere circa tre minuti e spegnere.Versare il composto in stampini o bicchierini monoporzione, lasciar raffreddare circa mezz'ora a temperatura ambiente poi mettere in frigo e gustare dopo qualche ora, ben freddi.
Note
- Per ottenere il mosto io ho utilizzato un estrattore, ma va bene anche un passaverdura a manovella o elettrico.
- Ho utilizzato mosto fresco, non cotto, ma è possibile usare quello che si vuole (sopra ho spiegato come si ottiene)
- Ho usato uva nera dolce, sarebbe meglio uva fragola ma al momento di realizzare la ricetta non ne ho trovata sul mercato.
- I sugoli si conservano in frigo al fresco anche per più di una settimana, ben chiusi con pellicola alimentare.
Altre ricette tipiche lombarde che potrete trovare sul mio blog?
Cliccate QUI!
Ed ecco le proposte delle altre regioni, oltre i miei Sugoli mantovani al mosto d’uva:
Valle d’Aosta – Torta di mele valdostana
Piemonte –
Liguria – Crostatine alle pesche
Trentino Alto Adige – Crostata di mirtilli e more
Veneto – Schiacciata bavarese con le susine gialle di Lio Piccolo
Friuli Venezia Giulia – Sorbetto di susine alla grappa
Emilia Romagna – Il dolce delle zitelle
Toscana – Crostata di susine scosciamonache
Umbria – Crostata di farro ai fichi e noci
Marche – Lonzino di fico
Lazio – Plumcake alle pere
Abruzzo – Biscotti ripieni ai fichi
Molise – Piccillati molisani
Campania – Plumcake con la confettura di uva fragola
Puglia – Bicchieri di crema con fichi e percoche di Turi
Basilicata – Fichi caramellati al vino rosso
Calabria – I ‘mpipatiaji
Sicilia – la mostarda siciliana
Sardegna – Cialdina di Seada con mousse di ricotta di pecora, Pompia e pinoli tostati
Ringrazio le ragazze che mi hanno accolta con piacere nel gruppo, ringrazio voi che mi seguite sempre con affetto e vi ricordo anche la mia pagina Pinterest, Facebook e Istagram!
Qui invece la pagina Facebook e qui la pagina Instagram de “L’Italia nel piatto”, dove potrete vedere tutte le belle proposte che ogni mese vi raccontiamo
Ora vi saluto e a presto, con nuove idee e ricette pasticcione!
Un abbraccio
22 commenti
[…] Lombardia: I sugoli mantovani al mosto d’uva […]
Ciao Simona eccomi dopo la vacanze a vedere questo tuo delizioso budino, mai assaggiato e mi sa che mi sono persa qualcosa 🙂 Un abbraccio
Provalo, è facilissimo da fare e ti conquisterà 😉
Buon rientro, un abbraccio <3
La Lombardia è una regione che amo e mi piacciono tutte le ricette che proponi. Questi sugoli mi incuriosiscono tanto, mi piacerebbe provare a farli! Senza contare che sono bellissimi da vedere,
ciao un abbraccio!
Grazie sono tanto contenta di leggere il tuo commento!
Questi sugoli sono di una facilità incredibile, provali e ne resterai sicuramente entusiasta 🙂
Un abbraccio e buona giornata
Questa ricetta è molto simile ad una lucana ma mai provata. Le tue foto mi fanno venir voglia di provarla. Questo giro di dolci mi solletica più del dovuto il palato.
Davvero?! Allora la devi proprio provare, sai?!
E’ facile e senza uova, che volere di più?!
Buonissima giornata!
Grazi non avevo mai pensato a preparare il mosto d’uva in casa, questi sugoli sono molto invitanti
un abbraccio
Non è assolutamente complicato sai?!
E poi si possono fare tante belle ricettine con questo ingrediente 😉
Un caro abbraccio
Questa era la mia merenda in autunno. Quanti me ne ha preparati la mia nonna …. Grazie per avermi portata indietro nel tempo 🙂 Un bacio
Che bello sapere che ho risvegliato ricordi di infanzia in un sacco di gente… <3
Mi fa piacerissimo!
Un abbraccione grande e buona giornata <3
Non sono così budino si è colorati i sughitti maceratesi ma in qualche modo hanno delle simiglianze. Molto carina la presentazione nei vasetti.Lirende molto golosi
Bene, sono contenta che ti piacciano! Buona giornata 🙂
Eccoli!
Questi bicchierini “budinosi” che mi fanno tanto desiderare di averne qui per affondarci il cucchiaio!
Adoro questi dolci, adoro queste consistenze!
Un golosissimo modo per ritrovarci, mi piace tantissimo!
Grazie cara, sono davvero tanto buoni, provali e ne resterai stupita!
Un grande abbraccio 🙂
Che dire Simo se non che questi bicchierini dal colore meraviglioso mi fanno una gola pazzesca! Adoro i dolci con l’uva e la tua ricetta mi piace tantissimo!
Baci,
Mary
Sono felicissima che ti piacciano amica mia!
Provali appena ci sarà l’uva fragolina 😉
Un abbraccione one
quanti ricordi!! me lo preparava sempre la mia nonna paterna, ed ogni anno in tempo di vendemmia si presentava con una ciotola colma, ed io facevo la spola in frigo con cucchiaino ad assaggiare ogni 10 minuti…fin che non vedevo il fondo era una processione!! bella proposta!
Ma che bello sono contenta di aver risvegliato i tuoi ricordi di bambina….questa è proprio una delle ricette contadine storiche di tanti anni fa, e vedo che in molte regioni italiane li preparavano!
Un grande abbraccio e grazie 🙂
Che dolce particolare! Da provare assolutamente appena arriva l’uva fragola. Baci
Puoi usare anche un’uva dolce nera o per averli un po’ diversi, la bianca moscato 😉
Vedrai, sono irresistibili!
Bacioni
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