La pasta al forno gratinata alle verze e fontina è un primo piatto saporito, ricco e robusto; perfetto per il pranzo della domenica!
Ecco che sono arrivate sui banchi del mercato le mie amate verze!
Io adoro tutti i cavoli & co, fanno parte un po’ della cucina tradizionale del nord, in particolare della Lombardia, la mia regione di nascita.
Anni fa, sempre lei, la nonna Gina, diceva che era meglio iniziare a mangiare le verze dopo le prime gelate, perchè erano sicuramente migliori, soprattutto per fare la mitica cassoeula.
Peccato che qui ancora le temperature siano sopra la media e di gelare, nemmeno l’ombra.
Però, ormai sul banco del mercato che verdure trovo?!
Zucca…eh beh, certo, ma non posso mica mangiare zucca tutti i giorni, ehehehe…
Pomodori, melanzane…ma sono ormai di serra.
Zucchine: idem…
Carote? Patate? Uff…sono un po’ stufa.
I radicchi? Si, li adoro, ma non posso mangiarli in continuazione.
Quindi ecco che nella mia sporta si è materializzata una bella verza; forse non gelata, ma comunque perfetta per realizzare qualcosa di succulento 😉
Qui già vi avevo mostrato qualche ricetta fra le mie preferite; oggi vi presento invece questa strepitosa pasta al forno gratinata alle verze e fontina che a casa mia ha riscosso un successone.
Calda, ricca, confortante, un piatto unico ricco di bontà e sapore.
Una pasta che possiamo preparare anche in anticipo e poi mettere in forno al bisogno; una pasta che anche se avete ospiti potete davvero cuocere al momento giusto e fare una bella figura!
Io la cucinerò ancora, ne sono certa; magari la preparerò il giorno prima e poi la cuocerò il giorno dopo per pranzo, se sarò presa a fare altro.
La mia famiglia si troverà comunque un bel piatto pronto anche se io sarò incasinata in mille faccende 😉
Insomma una pasta furba anche, se vogliamo definirla così.
E buona, sicuramente buona.
Sempre se amate le verze, of course…perchè qui questa verdura si sente, eccome. La fa da padrona!
Pasta al forno gratinata alle verze e fontina
Equipment
- forno
Ingredienti
- 280 g pasta formato tortiglioni
- 1/2 verza piccola
- 100 g fontina
- 75 g guanciale a dadini
- q.b burro
- q.b sale e pepe nero
- q.b Grana Padano Grattugiato
Istruzioni
- Mondare e lavare la verza eliminando le coste più dure; fare a striscioline le foglie ottenute e cuocerle in acqua bollente leggermente salata per circa una decina di minuti.Scolare, strizzare un poco e mettere da parte.Tagliare a dadini piccoli il guanciale e la fontina sempre a piccolissimi tocchetti.
- Ungere una pirofila da forno ben capiente con un po' di burro; accendere il forno e portarlo ad una temperatura di 180° con funzione ventilata.Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata per il tempo necessario, scolandola ben al dente; far intiepidire e mettere da parte anch'essa
- In una padella antiaderente far soffriggere il guanciale senza nessun tipo di condimento (il guanciale è già abbastanza grasso di suo) fino a renderlo un po' croccante; aggiungere le verze cotte e strizzate, salare e pepare a piacere e far saltare per qualche minuto in modo da insaporire il tutto.Unire nella padella con la verza e guanciale la pasta cotta e scolata, mantecarla con un poco di formaggio grattugiato, poi versare il tutto nella teglia da forno imburrata.
- Unire la fontina a dadini e mescolare in modo che si distribuisca bene in tutta la pasta; spolverizzare la superficie con abbondante grana grattugiato e qualche fiocchetto di burro, poi infornare e cuocere in forno pre-riscaldato per circa una quindicina di minuti con funzione ventilata.Io non amo che si brunisca troppo, ma potete regolarvi voi sui tempi in base al vostro forno, perchè ciascuno ha una resa differente.
- Servire la pasta caldissima.
Note
- è possibile anche omettere il guanciale ed utilizzare dello speck a dadini o della pancetta
- se non piace la fontina si può anche utilizzare del formaggio Asiago, della caciotta, della provola…largo alla fantasia.
E adesso scappo…
Questa è per me una settimana molto pregna di impegni e cose da fare, quindi ci vedremo presto con il nuovo post per la rubrica “Biscotti dal mondo” e poi cercherò di rimettermi in pista con qualcosa di nuovo.
Mi manca il tempo, vorrei fare tanto, tantissimo, ma ce n’è sempre una, e… che dire: arriveranno tempi migliori per pasticciare un po’ di più.
Cerchiamo sempre di fare ciò che ci fa stare bene, comunque…
Nei limiti del possibile, sì.
Un grandissimo abbraccio!
E a presto 🙂
6 commenti
Ma che bel piatto!!! Mi hai messo appetito 🙂
Anche la mia nonna diceva che la verza va mangiata dopo le prime gelate, quando però le gelate c’erano 😉
Un abbraccio
Eh, esatto….il problema è che adesso non gela più!
mah…però vabbè, io la gusto ugualmente, non sarà così buona ma…va bene uguale.
In questa pasta ti confermo che è spaziale 😉
baciotto
CHe buona, sapessi quanto mi piace. Me la faccio ripassata in padella e me la bruciacchio apposta perché mi piace ancora di più. Adoro questa tua ricetta.
Anche io la adoro spadellata, mmmmm….la amo cotta in tutte le salse!
Un baciotto <3
Anch’io adoro la verza e tutti gli ortaggi della famiglia dei cavoli ma ti confesso che non l’ ho mai usata come condimento di una pasta (broccoli, cavolfiori e cavoli romaneschi sì). Devo provare perché questa pasta ha un aspetto davvero succulento!
Buona settimana :-).
Un abbraccio
…a chi lo dici, li adoro anche io!
Prova a condirci una pasta vedrai che bontà…
Se poi la farai gratinata come me, beh: ne resterai stupita!
Un abbraccione grande cara