Il risotto verza e salsiccia è un primo piatto saporito, robusto, tipico della tradizione contadina lombarda e molto amato dai miei nonni
Questo mese per la rubrica de “L’Italia nel piatto è stato quasi un gioco da ragazzi preparare la ricetta da proporre…
La tematica infatti riguardava una ricetta del cuore, quella “di casa mia” !
Diciamo che nella mia famiglia attuale, le ricette del cuore sono tante e diverse; questa è sicuramente una delle ricette del cuore della mia famiglia d’origine, una di quelle fra le mie preferite.
Ed è a base di verza!
Sì, sono una ghiotta divoratrice di verza, la amo in tutte le sue preparazioni…
Da sempre i miei zii contadini avevano nei campi dalla terra scura, dura e gelata lunghi filari di verze, che in autunno e in inverno si ricoprivano di brina o di rugiada, in base al tempo.
A volte gelavano per bene e che dire: si, quelle erano le migliori, quelle che avevano preso la gelata, ed erano perfette anche per fare la mitica cassoeula…
Anche questo è un piatto che adoro e che ricorda la mia infanzia, ma ultimamente fatico a digerire preparazioni così, diciamo, esageratamente ricche, e quindi passiamo oltre.
Voglio parlarvi quindi di un primo piatto, il risotto verza e salsiccia che ogni volta riscuote sempre un successo esagerato….
Non è nulla di che, ma per me è speciale proprio per i ricordi che porta con sè!
Infatti lo preparava spesso la mia nonna nelle fredde mattinate invernali; fredde davvero, ricordo cumuli di neve ai bordi delle strade e lei che mi portava per meno a fare le commissioni della giornata.
Una volta rientrate, ci scaldavamo vicino al calorifero e poi via che lei si metteva in cucina…
Spesso la aiutavo, ma a volte mi mettevo a cantare e ballare col giradischi o ancora a ritagliare figurine dai giornali (una delle passioni più grandi che avevo….ci si accontentava proprio di poco).
Anche la cucina era povera, ma gustosissima.
Il risotto in questione era uno dei vari piatti a base di verza che la nonna realizzava.
Ricordo che amava anche fare la zuppa con la verza; praticamente abbrustoliva le foglie di verza in padella con un poco di lardo o pancetta a fettine e poi, una volta cotta la metteva da parte…
Preparava del buon brodo (di verdura o di carne non aveva importanza), lo versava nel piatto fondo dove aveva adagiato del “pan giald” a tocchetti e le verze ben cotte.
Sopra poi ci spolverizzava abbondante Grana padano grattugiato e che dire…per lei questo era il paradiso!
Un piatto estremamente povero ma ricco nel contempo.
Questa zuppa però, se la preparava per lei sola, quando io non c’ero; a me, sempre con la verza cucinava proprio questo stupendo risotto.
Ricco, saporito, buonissimo; le salsicce di una volta, dette anche luganeghe, erano ricche di grasso molto più di ora, e quindi il tutto rimaneva bello legato e morbido.
Un risotto che digerivo proprio grazie alla mia giovane età (la Gina aveva uno stomaco di ferro, nessun problema per lei!) e che adoravo, insieme a quello allo zafferano.
La luganega è presente molto spesso nella cucina lombarda; i fratelli di mia nonna un tempo a Natale macellavano il maiale e da lì ricavavano salumi che poi si consumavano durante tutto l’anno successivo.
La verza poi è la regina degli ortaggi lombardi invernali….
Insomma, che dire?!
Non mi dilungo oltre.
Provatelo anche voi e poi mi direte!
Risotto verza e salsiccia
Ingredienti
- 300 g Riso Arborio o Carnaroli
- 1 litro buon brodo di verdure
- 180 g salsiccia
- 7 foglie di verza grandi
- 1/2 cipolla bianca
- 1/2 bicchiere vino bianco secco
- q.b sale fino
- q.b burro
- q.b Grana padano grattugiato
Istruzioni
- Per prima cosa lavare e mondare le foglie di verza, eliminando la costa dura centrale; tagliarle poi a piccole striscioline e sbollentarle per 5-7 minuti in acqua bollente.Scolarle, strizzarle e metterle da parte.
- Tritare finemente la cipolla e farla rosolare in padella con una noce di burro; aggiungere la salsiccia spellata e sbriciolata e cuocere per alcuni minuti.Unire il riso e tostarlo finché non diventa bello lucido; sfumarlo poi col vino bianco a fiamma vivace per far evaporare l'alcool, mescolando ben bene.
- Aggiungere al tutto la verza, mescolare bene, regolare a piacere di sale ed iniziare a cuocere il risotto unendo pian piano mestoli di brodo bollente.Io cuocio il risotto sempre mescolandolo, mi hanno insegnato così, e devo dire che mi piace, rimane bello cremoso e non attacca.
- Una volta trascorso il tempo di cottura, spegnere la fiamma e mantecare il tutto con una noce di burro ed abbondante Grana padano grattugiato.Mettere il coperchio e far riposare a fiamma spenta per circa due – tre minuti, poi impiattare e servire caldissimo!
Altre ricette tipiche lombarde che potrete trovare sul mio blog?
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Il tema di questo mese, per la rubrica de L’Italia nel piatto, è quello che tratta “la ricetta di casa mia” ovvero quella che è legata a particolari ricordi, che si tramanda in famiglia, etc…
Io ho preparato la mia ricetta, ovvero il risotto verza e salsiccia, in dialetto “risott cunt i verz e la luganega“.
Ora vi lascio anche le proposte di tutte le altre amiche che rappresentano insieme a me questa nostra bella Italia, regione per regione:
Valle d’Aosta – Crostata alle mele e confettura di more con frolla allo yogurt
Piemonte –
Liguria – Focaccia con le cipolle
Trentino Alto Adige – Canederli alle erbe aromatiche
Veneto – Faraona arrosto al limone
Friuli Venezia Giulia –
Emilia Romagna – Dolce rifugio
Toscana – Polenta pasticciata alla toscana
Umbria – Cappelletti umbri
Marche – Zuppa inglese
Lazio –
Abruzzo – Cannelloni di scrippelle al ragù, la ricetta di casa mia
Molise – Le mie cozze ripiene alla termolese
Campania – Sciuscelle al pomodoro
Puglia – Orecchiette con le polpettine al forno
Basilicata – Le orecchiette
Calabria – Vrascioli di carne di casa mia
Sicilia – Carciofi fritti alla siciliana
Sardegna – Involtini di verza della nonna alla sarda
Ringrazio le ragazze che mi hanno accolta con piacere nel gruppo, ringrazio voi che mi seguite sempre con affetto e vi ricordo anche la mia pagina Pinterest, Facebook e Istagram!
Qui invece la pagina Facebook e qui la pagina Instagram de “L’Italia nel piatto”, dove potrete vedere tutte le belle proposte che ogni mese vi raccontiamo
Ora vi saluto e a presto, con nuove idee e ricette pasticcione!
Un abbraccio
10 commenti
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Come te anch’io fatico a digerire alcuni cibi che adoro! La verza è uno di questi purtroppo, tant’è che cerco di evitarla e quando la mangio è sempre uno strappo alla regola. Questo tuo risotto mi piace tanto come strappo e penso che lo preparerò presto! Così come mi piace un sacco la decrizione della zuppa di tua nonna, credo dovesse essere saporitissima! Belle ricette le tue! Un abbraccio e tanti, tanti auguri di buone feste
Per alleggerire la verza ho scoperto che la cosa migliore è bollirla prima.
Fidati, l0acqua di cottura diventa verdognola e tutto il pesante se ne va 😉
Grazie per tutte le belle parole che mi riservi…
Un grande abbraccione e buona festa dell’Immacolata!
Adoro la verza Simo e adoro i risotti! Dunque, devo assolutamente provare la tua deliziosa ricetta!
Bacioni,
Mary
Mi fa davvero piacere, provala e poi dimmi! Un bacio grande amica mia <3
Come te adoro la versa, la digerisco poco anche io ultimamente ma la mangio lo stesso. In particolare stufata (e bruciacchiata…..)
Questo risotto deve essere favoloso, già solo la foto mette un appetito incredibile.
Buona bruciacchiataaaaaaaaaaaaaaaa…..
Sì, devi provare questo risotto; io per rendere la verza più digeribile, la sbollento ben bene prima e così le tolgo il forte che disturba lo stomaco 😉
Bacioni gioia
Un risotto corposo quasi piatto unico ma pieno di gusto! Auguri alla prossima 🙂
Grazie mille! Sì, è un risotto da provare, dal sapore robusto che però scalda cuore e stomaco!
Un abbraccio ed auguri anche a te
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