I Fagiolini di Sant’Anna al pomodoro vengono preparati secondo una ricetta della tradizione toscana, per onorare e festeggiare la mamma di Maria.
Buongiorno amici ed amiche, siamo a Luglio!
Eh sì, il tempo vola, assolutamente.
Io sono alla frutta, purtroppo come dicevo, le vampate non mi danno tregua e quindi anche svolgere le normali commisisoni quotidiane e le pulizie diventa faticosissimo.
Ma chi la ferma la Simo?!
Nessuno, eheheheheh….
Anche se mooooolto a rilento io son sempre qua, ed oggi sono puntualissima con la ricetta de “Alla mensa coi santi“, rubrica molto amata scritta con le amiche Monica e Miria.
Questo mese la ricetta che ho cucinato è dedicata a Sant’Anna la mamma di Maria, la Madonna.
Questa Santa è molto venerata in tutta Italia, e ci sono ovviamente diverse ricette a lei dedicate, magari nell’ambito di feste molto belle patronali.
Io ho trovato un sito, dove si parla di lei e poi sotto vi racconterò qualcosa di più in merito alla sua storia e alle tradizioni a lei legate.
Tornando alla ricetta di oggi, teniamo conto che Sant’Anna viene festeggiata in estate, quando la natura è rigogliosa ed offre il meglio nell’orto, nel frutteto e nel giardino.
In Toscana per l’appunto, esiste una varietà di fagiolini molto particolari, che portano infatti il suo nome, chiamati anche stringhe, o fagiolo spago, frusta, fagiolo da metro.
Sono fagiolini molto lunghi e sottili, verdi e teneri, che assomigliano un po’ agli asparagi ed anche come profumo si avvicinano molto ad essi.
Si possono trovare generalmente in molte regioni del centro-nord Italia; sia in Toscana che nel vicentino esistono proprio delle ricette specifiche (come questa ad esempio) dedicate a questa santa.
Io purtroppo ho girato monti e mari ma così lunghi non li ho trovati dalle mie parti; ho quindi optato per dei fagiolini verdi normali.
La ricetta è davvero semplicissima e molto gustosa; con i prodotti profumati e succosi dell’estate, in particolare i pomodori, acquista una marcia in più.
Quindi ecco come ho realizzato i miei Fagiolini di Sant’Anna al pomodoro…
Fagiolini di Sant’Anna al pomodoro
Ingredienti
- 500 g fagiolini lunghi
- 2 cucchiai olio d'oliva
- 1 piccola cipolla bianca
- 1 bicchiere brodo vegetale
- 2 pomodori maturi
- 1 pizzico semi di finocchio
- 2 spicchi aglio
- q.b sale fino e pepe nero
Istruzioni
- Mondare, lavare e spuntare i fagiolini; sbollentarli per alcuni minuti in acqua bollente, scolarli e poi passarli sotto l'acqua molto fredda per mantenere il colore verde.Spellare i pomodori e farli a pezzettini; tritare finemente la cipolla e rosolarla in una capace padella con gli spicchi d'aglio e l'olio extravergine d'oliva.
- Una volta rosolato il tutto, eliminare gli spicchi d'aglio ed aggiungere la dadolata di pomodori con i semini di finocchio.Unire poi i fagiolini ed aggiungere un bicchiere di brodo vegetale; salare e pepare a piacere, mettere il coperchio e cuocere per circa 20-25 minuti, mescolando ogni tanto e facendo restringere il liquido di cottura.
- Verificare la cottura con i tempi descritti perchè, a seconda della grossezza dei fagiolini, potrebbe volerci magari qualche minuto in più.Una volta pronti, gustarli così ben caldi oppure servirli su grosse fette di pane casereccio tostato.
Note
- Io ho usato i fagiolini normali non avendo trovato quelli di Sant’Anna lunghi; in quel caso tagliarli a metà prima di sbollentarli.
- La ricetta e le nozioni le ho trovate su questo sito, antropologiaalimentare.it
Sant’Anna insieme a suo marito Gioacchino, sono i genitori della Madonna.
Quella che viene maggiormente celebrata è però Anna.
Lei infatti, insieme a Maria Maddalena (festeggiata il 22 luglio), ricopre le antiche funzioni della Grande Madre, tra cui quella di vegliare sulle partorienti.
Questo patronato sulle donne che aspettano, desiderano o sono già madri di un bambino, è testimoniato dalla “Festa del mare” nell’isola di Ischia.
La tradizione vuole che, una volta, nel giorno della sua festa, i pescatori conducevano le partorienti a pregare la loro patrona.
Approfittando della gita consumavano una colazione con tarallucci, melanzane, coniglio del monte Epomeo alla cacciatora e melone.
Col tempo questa usanza si trasformò in una festa che venne trasferita nelle ore serali fra migliaia di fiammelle accese sugli scogli, lampade sulle acque e cilindri di carta illuminati sui balconi delle case.
Anche la nascita della sua unica figlia, la Vergine Maria, come quella di Cristo, ha del prodigioso.
Anna infatti era sterile, e soltanto l’intervento del Signore, a lungo supplicato (quaranta giorni consecutivi narra la leggenda), le avrebbe permesso di generare Maria.
La sua festa è celebrata il 26 luglio sia per i cristiani che per gli ortodossi; patrona delle madri e delle partorienti, come già detto sopra, ha molte congregazioni a lei intitolate.
Questo mese, le amiche che partecipano con me a questa bella raccolta hanno realizzato rispettivamente:
Miria il Coniglio all’ischitana , sempre per Sant’Anna; Monica invece ha preparato le Magdalenenstriezeln (dita di S.Maria Maddalena) .
Come sempre questo che vedete sopra è il nostro banner; si trova a lato destro del mio blog, voi potrete cliccarci sopra per vedere tutta la raccolta delle nostre ricette.
Inoltre, ogni primo giorno del mese, la nostra rubrica arriverà puntuale da tutti voi…
Come fatto finora, ognuna di noi vi parlerà di una ricetta legata ad un Santo in particolare, cercando di comporre anche un piccolo menù.
Qui sotto invece vedete la nostra bellissima mappa interattiva!
Qualche mia altra bella ricetta per festeggiare i Santi di Luglio, fatta nel passato?!
I Baicoli veneziani per Sant’Ignazio di Loyola, che si festeggia il giorno 31 del mese; o ancora lo Sfincione palermitano per Santa Rosalia e le Fugascine di Mergozzo per Santa Elisabetta.
Provatele; le ricette dei santi e della tradizione hanno sempre una marcia in più!
Ora vi saluto, come sempre vi ringrazio e vi do appuntamento anche sui miei canali social Pinterest, Facebook e Istagram!
Un like ed un seguimi sono sempre apprezzatissimi, grazie di cuore
Spero che i miei Fagiolini di Sant’Anna al pomodoro vi siano piaciuti, e…
Alla prossima!