…”sin da bambina ho sempre amato la montagna con i suoi boschi.
Ci passavo le estati in montagna, insieme alla nonna Gina e ai miei adorati zii (visto che i miei genitori restavano in città per lavorare), trascorrevo intere giornate a fare lunghe passeggiate nella natura, nelle pinete e nei boschi di quella piccola ma suggestiva località del verbano, che ancora adesso che sono ormai adulta, e che nonna e zii non ci sono più, ricordo con nostalgia.
Lo zio si armava di bastone per scacciare e spaventare ( a suo dire) le vipere, a noi non mancava mai una bella borraccia piena d’acqua, un fazzoletto in testa, un golfino legato in vita e via che si partiva, magari cantando qualche canzone d’altri tempi a squarciagola (tanto chi ci sentiva?!) oppure, molto spesso, recitando le preghiere del mattino o qualche interminabile decina di Rosario (“guai eh?!” – questa la nonna – “Altrimenti non si va in Paradiso se non si ringrazia la Madonna”…ed io, bambina, pregavo…).
Mi ha sempre affascinato il passare in mezzo al bosco: si trovava dietro ad un torrente che io adoravo e dove sguazzavo sempre nell’acqua gelata (e dove avevo fatto anche qualche caduta rovinosa scivolando sui sassi bagnati…ma si sa, i bambini sono vivaci, e la nonna non riusciva ahimè a tenermi più di tanto!); lo attraversavamo quasi in religioso silenzio, sempre un po’ in tensione temendo qualche fruscio o sibilo di vipera, ma anche ascoltando tutti i suoi rumori segreti, scricchiolii di legna calpestata, foglie secche, battito d’ali di qualche uccello…
Io ero sempre però contenta, perchè lì, nel bosco, qualche “tesoro” si trovava comunque: un fungo, qualche fragolina di bosco, sassi strani, rami contorti, fiori spontanei…e poi more a volontà: la nonna se ne riempiva le tasche e poi a casa ci facevamo la macedonia con limone e zucchero.
Che bei ricordi…
…e che bei tempi…con semplicità e ingenuità, da bambina fantasiosa qual’ero trasformavo quella che era una semplice passeggiata in un’avventura sempre nuova, affascinante ed emozionante.”
Ho scoperto il mare molto tempo dopo, da adolescente, e lo ammetto, me ne sono perdutamente innamorata…
…se ripenso alla mia infanzia però, è inevitabile pensare a quei colori, profumi, sapori e ricordi legati al bosco e alla montagna che ho comunque tanto amato.
E’ stato ovvio per me quindi, quando ho deciso di partecipare al bel contest “Latti da mangiare” indetto dalla Storica Fattoria Il Palagiaccio, realizzare un menù con i sapori del bosco, perchè, essendo anche lombarda, in parte sento molto più miei….ammetto che anche questi bei ricordi sono tornati prepotentemente a galla, facendomi con nostalgia pensare a chi non c’è più, e, a voler dedicare anche un pochino a loro questi piatti che vi vado a presentare.
Innanzitutto ho avuto la possibilità di scegliere fra tre dei prodotti principe di questa Azienda Agricola storica, tre formaggi diversi fra loro ma altrettanto particolari e buonissimi: Il Blu Mugello, Il Gran Mugello Ubaldino e infine il Fior di Mugello; diversi profumi, consistenze e sapori, perfetti per elaborare dei piatti dal gusto robusto e di gran carattere.
Questi gli ingredienti utilizzati per realizzare il primo piatto; un risotto di carattere, dal gusto deciso e dall’insolito colore inebriante, che racchiude in sè un insieme di profumi, per finire però con un tocco di dolcezza.
Ecco il mio risotto al Blu Mugello, marsala, mirtilli e cioccolato.
Tempo di preparazione | 10 minuti |
Tempo di cottura | 15-20 minuti |
Porzioni |
persone
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- 1 vaschetta mirtilli freschi
- 320 g riso carnaroli
- 1 pezzetto cipolla bianca
- mezzo bicchiere marsala
- 1,5 litri brodo vegetale leggero
- q.b sale fino
- q.b olio extravergine d'oliva
- 1 tavoletta cioccolato fondente
- 120 g Blu Mugello Fattoria Il Palagiaccio
Ingredienti
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- In una capace casseruola rosolare la cipolla finissimamente tritata con qualche cucchiaio d'olio, fino ad imbiondirla ma senza farla friggere; aggiungere il riso e tostarlo per alcuni minuti, mescolando. Sfumare col marsala a fiamma vivace, facendo evaporare l'alcool.
- Unire pian piano il brodo vegetale ed iniziare a cuocere il risotto, mescolando sempre per non fare attaccare. A metà cottura unire i mirtilli ben lavati ed asciugati, poi proseguire la cottura del risotto sempre mescolando, e continuando ad aggiungere il brodo pian piano (attenzione nel mescolare, i mirtilli non dovrebbero disfarsi, ma rimanere morbidi).
- Assaggiare e regolare di sale a piacere, poi una volta cotto il risotto, prima di spegnere la fiamma, mantecare con il blu Mugello fatto a piccoli pezzettini, mescolando per scioglierlo ben bene.
- Lasciar riposare a fiamma spenta e col coperchio alcuni minuti, poi impiattare, spolverizzando la superficie del risotto con una grattata di cioccolato fondente, un attimo prima di portare in tavola.
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….e se, nel sottobosco, avete la fortuna di trovare qualche fungo prezioso…beh, il secondo piatto che vi propongo è assolutamente perfetto.
Sono degli scrigni di patata, ripieni di Gran Mugello e funghi Pioppini trifolati con scalogno, marsala e timo; anche qui un insieme di profumi e consistenze che però ben si sposano con il carattere di questo meraviglioso formaggio.
Tempo di preparazione | 15 minuti |
Tempo di cottura | 40 minuti |
Porzioni |
persone
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- 8 patate di media dimensione a polpa gialla
- 1 scalogno
- 1 noce burro più qualche fiocchetto per cuocere le patate
- 40 ml marsala
- 200/250 g funghi pioppini al netto degli scarti
- 120 g Gran Mugello Ubaldino Fattoria Il Palagiaccio
- q.b sale fino
- alcuni rametti timo fresco più alcuni per decorare il piatto
Ingredienti
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- Per prima cosa pelare le patate, lavarle, asciugarle con carta da cucina, avvolgerle nella stagnola e cuocerle sulla leccarda del forno a 225° per circa una quarantina di minuti. Lavare, asciugare e pulire i funghi pioppini, levando le parti terrose della base.
- Mentre le patate cuociono, in una padella antiaderente con la noce di burro, far rosolare lo scalogno finissimamente affettato, unire i funghi e sfumare col marsala a fiamma vivace, facendo così evaporare l'alcool, poi salando e pepando a piacere. Unire le foglioline di alcuni rametti di timo fresco, far saltare i funghi per 7-8 minuti, poi spegnere e lasciar intiepidire.
- Una volta trascorso il tempo di cottura, togliere le patate dal forno e lasciarle intiepidire sempre dentro la stagnola. Con uno scavino ( o un cucchiaio), svuotarle creando una forma a barchetta, poi riempirle con il Gran Mugello fatto a piccoli dadini, e i funghi pioppini trifolati, distribuendoli equamente. Dare un'ulteriore spolverizzata con foglioline di timo, ed aggiungere qualche piccolissimo fiocchetto di burro.
- Adagiare le barchette di patata su una teglia leggermente imburrata, ed infornare a 180° con funzione statica per circa una decina di minuti, in modo da sciogliere il formaggio al loro interno. Sfornare, servire immediatamente decorando con qualche rametto di tino fresco, meglio se con qualche fiore.
Insomma, un menù semplice come me, che mi rappresenta e che amo, perchè racchiude tanti piccoli ricordi e profumi preziosi, legati alla mia infanzia e all’affetto della mia cara nonna Gina, che non c’è più.
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Un ringraziamento particolare alla Fattoria Il Palagiaccio per avermi permesso di partecipare a questo contest e soprattutto per avermi fatto conoscere la qualità dei propri prodotti.
E un saluto caro a tutti voi per avermi seguito sin qui…buon lunedì e buon inizio settimana, speriamo davvero arrivi finalmente il mese di maggio che conosco e che voglio, con giornate di sole e cielo terso…
Speriamo!
A presto
36 commenti
Che bei ricordi Simo, sai che anche a me dicevano sempre di portare un bastone per far rumore e scacciare le vipere? e io lo dico anche a mio figlio. Bellissimi questi contest che ci fanno tornare un po’ bambine e golosissime le tue proposte, un bacione
Miria
Ahahahaha oggi ho visto le tue e mi sono sentita piccola piccola…grazie del complimento, io nel realizzare queste ricette ci ho messo il cuore e tutti i miei ricordi…un bacione!
Bellissimo il risotto e favolosi gli scrigni di patata, non so cosa scegliere e cosa lasciare, nel dubbio assaggerei tutte due !
….e faresti bene! 😉
Grazie di cuore, un grande abbraccio
Ciao Simo, strepitoso il tuo cocuzzolo di riso così multicolore mi presterei volentieri per un assaggio. E non sdegnerei nemmeno quella meraviglia di patate. Anche io da bambina ho trascorso molto tempo nei boschi, con tutto quello che hai raccontato. È bello fare un tuffo nel passato e riportare a galla le avventure intraprese, e sorridere nel rammentarle. Contentissima per la nuova esperienza che hai fatto nella fattoria. Brava! Così si fa. Cogliere sempre le occasioni per non avere rimpianti. Buona settimana. Un bacio ?❤
Son contenta che ti piaccia mia cara…questo contest mi ha preso il cuore, sinceramente è stato un po’ come fare un tuffo nei ricordi e le parole sono uscite fuori così, di getto, ripensando a quei bei momenti…
Un bacione, grazie per le tue parole e buona serata
Le patate ripiene si, il risotto solo per me che con questi accostamenti ci sguazzo da risottare in primis che sono ma maritone non lo mangerebbe mai odia il riso quindi, riso per me e patate per lui e tutti conteni. Prendo nota grazie e buona serata.
Bene cara, io preparo e poi…decidete voi cosa mangiare ok?! 😉 L’importante è che siate contenti entrambi, ehehehe
Buona serata, un abbraccio
Amo il mare alla follia, è lì che sono me stessa.Il bosco mi mette un po’ d’inquietudine son sincera,ma ciò che regala son prelibatezze,dai funghi alle fragoline,asparagi e castagne.Insomma ghiotta come sono di quei prodotti,sposerei un boscaiolo e l’amante marinaio????…Ok abbandono la scemita’,e mi lancio sui tuoi piatti stratosferici…Che prodotti eccellenti poi.Ciao micuzz e super brava
Anche io amo il mare, ma i miei ricordi di bambina sono legati al bosco e alla montagna…non rinnego nulla, anche se ora preferisco stare in panciolle su una spiaggia dorata, eheheh 😉
E devo ammettere ahimè che da buona lombarda, non so cucinare il pesce e neppure lo amo più di tanto sigh sigh…
Ahahaha certo che manco di uno ti accontenti, vabbè, magari ce li dividiamo ok?! Scemità pure io però eh?!
Baci micuzza d’oro e a presto…uno di questi giorni ti chiamo 😉
Il riso confesso mi ha stregata. Ma quello che più mi scalda sono i ricordi cari che hai condiviso e che ciascuno ha e che tenuti ognuno nel proprio cassetto ogni tanto apriamo per farci scaldare il cuore. Grazie
Si, quel riso è molto particolare, di sapore e di colore…e sui ricordi…hai perfettamente ragione, ogni tanto è bello aprire quel cassetto e farli volare fuori…scaldano il cuore!
Ti abbraccio cara e grazie a te
Carissima Simo, splendido il racconto e davvero invitanti le tue pietanze!
Ti mando un grande abbraccio, a presto
Susanna
Ricambio il tuo abbraccio con tutto il cuore cara, e grazie di cuore! Bacione
Mi sono persa nel tuo racconto. Che bei ricordi che hai!
Io adoro il bosco più del mare! Mi rilassa tanto! Solo a guardare le tue foto mi sembra già di essere la in mezzo, invasa dal profumo che più adoro e da quel rumore unico che fanno i miei passi quando cammino tra le foglie.
Splendide proposte
Grazie cara, sono ricordi frammentati, ma vividi e a volte così difficili da gestire…il ricordo e la mancanza di chi non c’è più è tangibile e si sente. Tanto.
A volte basta solo un profumo, un’immagine, un sapore per farli tornare prepotentemente a galla…
Ti abbraccio forte
Ciao Simo molto belli i tuoi racconti di vita…io invece sono nata al mare (anche se poi mi sono trasferita da piccina al nord) e ho scoperto la montagna grazie al mio maritino. E quelle patate fantastiche sono da provare con i funghi porcini che di solito raccoglie ;). Il risotto ha un bellissimo aspetto anche se non amo i formaggi erborinati. Complimenti buona serata luisa
…ma certo cara, la tipologia di fungo la puoi decidere tu in base alle tue esigenze…lo immagino quel piatto di patate, coi porcini saranno strepitose!
Un grande abbraccio e buona giornata
Che bei ricordi che hai condiviso e poi descritti così bene che mi sembrava di avere il fazzoletto in testa, il golfino in vita e di cantare le canzoni o di recitare le preghiere 🙂
Un menù molto raffinato per la scelta degli ingredienti. Un gran bel menù 🙂
Un bacio e buona settimana.
Eh, si, a quei tempi era proprio tutto così….molto normale e ruspante, ma vero e autentico.
Ah quanto mi mancano i miei zii e soprattutto la mia nonna, sai?! Come tornerei indietro per rimettermi il fazzoletto in testa e partire…
Ti abbraccio forte e grazie per aver apprezzato il mio menù e i miei ricordi!
Mi sono davvero goduta questo post.. I racconti dei boschi, le ricette.. che bello questo contest!
Un bacione Simo :*
Grazie Claudia…l’ho scritto col cuore, ripensando a chi non c’è più a cui ho voluto un sacco di bene!
Ti abbraccio
Una vera bontà il tuo menù Simo … Quelle patate sono davvero succulente e grazie per i ricordi della tua infanzia. Buon inizio di settimana e un bacio
Grazie di cuore Terry, anche il tuo menù non scherza nè?!
Un bacione e buon inizio di settimana anche a te
Ma che post meraviglioso Simo! Io non sono una grande amante della montagna ma mi hai portato con te, ed è stato bellissimo!
Anche io ora sono più legata al mare, ma i miei ricordi di bambina sono legati indissolubilmente alla montagna, ai suoi boschi, pinete e torrenti…soprattutto come sempre alla mia grande nonna, che non dimenticherò mai!
Buon lunedì, un bacio
Simo, mi hai riportata in montagna, dopo tanti anni… ci andavo sempre, in inverno a sciare ma anche in estate, tra aria pura e verde immacolato! Quante passeggiate, quanti rifugi, quanti strudel, quanta polenta con formaggio! Ah, i ricordi che scaldano… grazie per questo post, che ha un ottimo profumo sia per le pietanze, sia per l’atmosfera!
Si, i ricordi scaldano sempre il cuore…a volte ce ne sono anche di spiacevoli, ma quelli belli resteranno nel nostro cuore indissolubilmente, per sempre!
Ti abbraccio e grazie <3
Pensa che per me è stato il contrario. Avendo il mare vicino a casa per me era la normalità e in verità mi annoiava parecchio, proprio perchè lo potevo avere quando volevo. Mi piaceva invece molto più la montagna perchè lontana, quindi rappresentava per me qualcosa di strano, meraviglioso e ignoto. E poi diciamolo, i formaggi che si trovano in montagna qua mica li trovi, e io vivrei di formaggi 🙂
Ah, non dirmi nulla…io come te amo i formaggi alla follia, purtroppo con la mia colite ultimamente devo consumarli con parsimonia, ma il primo amore rimane per sempre, quindi…non ci rinuncio!
Spero quindi, visto che ami la montagna, che prima o poi proverai qualcuna delle mie proposte, ci conto, sai?!
Bacio grande e buon inizio di settimana!
i ricordi… mi commuovono sempre!!!! Anch’io come te, sempre andata solo ed unicamente in montagna da piccina, poi la grande scoperta del mare: amore a prima vista, senza dubbio!!!!
Stupende queste due ricette, che farò sicuramente :spettacolari…. grande Simo… un mega baciotto
Grazie mia cara, mi rendo conto di quante siano le persone con le quali ho una grande affinità…persone che poi si rivelano essere amiche, belle dentro e fuori, come te! Ti abbraccio forte, a presto
Domani pubblico anch’io le miei ricette e abbiamo scelto degli abbinamenti molto simili…direi che la nostra affinità è sempre più consolidata ^_^
Complimenti, questo menù è davvero divino ^_^
Davvero?! Beh non posso che esserne felice amica mia e non vedo l’ora di vedere cosa hai elaborato…sicuramente qualcosa di fantastico; sei bravissima tu, mica una pasticciona sempliciotta come la sottoscritta!
Bacio e a presto
Tesoro che bellissimo ricordo e che bella crescere nel verde io invece sempre e solo mare:-) e le ricette proposte per il contest sono davvero deliziosamnte gustose!!un bacio grande
Amo tantissimo il mare, ma i miei ricordi d’infanzia sono legati alla montagna ed ai sapori che la contraddistinguono…un abbraccio e buon lunedì amica mia <3