Quando sono stata contattata da “Andiamo a tavola“, sono stata subito entusiasta di potermi mettere ai fornelli e cucinare qualcosa di tipico con prodotti tradizionali della mia terra d’origine, la Lombardia.
Amo tutto quello che esalta e valorizza il territorio, qualsiasi esso sia: in questo caso, Andiamo a Tavola, da quasi quarant’anni, è vicina alle territorialità e alle realtà della terra Cremasca, Cremonese e Casalasca, ai produttori e ristoratori che, con la loro passione e instancabile lavoro, tengono alte e vive le tradizioni di questa belle terre lombarde.
Andando a fare un giro su questo portale, troverete tante belle iniziative, progetti e manifestazioni che coinvolgono tutto il territorio; lo scopo è quello di tenere vive le tradizioni, far riscoprire ricette e patrimoni gastronomici ed artistici di queste zone cercando in questo modo di far cogliere ai turisti ed ai visitatori l’essenza propria di queste belle terre.
Ho avuto modo di assaggiare diversi prodotti tipici, sia dolci che salati…mieli profumati, il famosissimo Torrone, la altrettanto famosa Mostarda di Cremona, insieme alla Cotognata e ad una mousse di agrumi davvero particolare; Salame Cremona, Grana Padano, formaggio Salva D.o.p (che non conoscevo) e il buonissimo Fagiolino dall’occhio di Pizzighettone, con il quale ho realizzato una ricetta tipica della zona, il “risotto con Fagiolino dall’occhio e Pèstùm (che è la pasta di salame, ma io ho utilizzato una buonissima salsiccia nostrana, alleggerendolo un pochino 😉 ).
Un risotto saporito, ricco e davvero goloso…questo fagiolino mi ha particolarmente colpita, tanto che ho voluto informarmi e saperne qualcosa di più.
Questo tipo di fagiolo inizia ad essere coltivato circa 4000 anni fa nell’Africa meridionale; successivamente nel 3000 a.C si diffonde anche nel Mediterraneo e nel suo bacino, importato dall’Egitto dai Romani.
Questo è l’unico fagiolo autoctono in Europa, non è infatti da confondersi con il fagiolo comune che venne importato dalle Americhe da Cristoforo Colombo.
Si cucina come un fagiolo normale dopo averlo tenuto in ammollo in acqua per circa sei ore, e si impiega in varie ricette, calde e fredde; famosissimo è il piatto tipico tradizionale di Pizzighettone “Fasulin de l’Oc cun le cudeghe”(fagiolino dell’occhio con le cotenne); solitamente questo piatto veniva servito come piatto tradizionale della solennità dei Defunti, quindi il 2 novembre, nelle osterie di paese già in prima mattina dopo la prima S.Messa solenne della giornata.
Gli uomini quindi, prima della visita al cimitero, si recavano nelle osterie a degustare una tazza fumante di questo piatto ricco e saporito, insieme ad un croccante e fresco panino, accompagnando il tutto con un buon bicchiere di vino bianco o rosso.
Ancora oggi è possibile degustare questo piatto, partecipando alla festa e alla buona causa del recupero delle mura: la degustazione dura diversi giorni, se vi recherete lì il 4 e il 5 novembre ad esempio, potrete farlo anche voi (per info qui: www.fasulin.com)
Tornando a noi, vi lascio la ricetta di questo buonissimo risotto, che ha riscosso un grande successo in casa mia; questo fagiolino è molto dolce, tenero e delicato, adatto anche a tanti altri usi in cucina: sperimenterò presto qualcos’altro, ne sono sicura! 😉
Tempo di preparazione | 10 minuti |
Tempo di cottura | 15 minuti |
Tempo Passivo | 6-10 ore circa |
Porzioni |
persone
|
- 320 g riso carnaroli
- 1, 5 litri buon brodo vegetale
- q.b olio extravergine d'oliva
- 2 manciate fagiolini dall'occhio di Pizzighettone
- 1 foglia alloro
- q.b sale e pepe nero
- 200 g salsiccia ( a piacere potete sostituirla con pasta di salame)
- 1/2 cipolla bianca
- 1/2 bicchiere vino bianco secco
- q.b grana padano D.o.p
Ingredienti
|
|
- Sei-dieci ore prima della realizzazione del risotto, mettere in ammollo i fagiolini dall'occhio in acqua fredda; trascorso questo tempo, scolarli e tuffarli per cinque-sei minuti in acqua bollente dove avrete messo anche una foglia di alloro. Scolare e mettere da parte.
- In una capace casseruola far rosolare la cipolla tritata finemente con l'olio, facendola appena imbiondire ma non friggere; aggiungere il riso e tostarlo per diversi minuti a fiamma vivace, mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere la salsiccia sbriciolata e rosolare qualche altro minuto; sfumare col vino bianco a fiamma vivace per far evaporare l'alcool.
- Iniziare ad aggiungere brodo bollente un poco alla volta, unire anche la foglia d'alloro e i fagiolini dall'occhio precedentemente sbollentati e scolati; iniziare la cottura sempre mescolando e proseguire così fino alla completa cottura del risotto, salando e pepando a piacere.
- Una volta cotto il riso, eliminare la foglia d'alloro, spegnerlo e lasciarlo riposare un minuto fuori dal fuoco col coperchio chiuso; successivamente impiattare aggiungendo del Grana padano D.o.p in scaglie. Servire caldissimo
La ricetta originale prevede al posto della salsiccia la pasta di salame; io ho preferito un gusto più delicato e leggero usando la salsiccia ma nulla vi vieta di fare come preferite 🙂
Un risotto che sa di tradizione, sa di buono, di casa e di famiglia…ricorda il risotto della mia nonna Gina, che era maestra nel fare quello ai borlotti (in casa sua una scorta di questi fagioli non mancava mai)!
Se volete qualche altra idea di risotti con la salsiccia, proposti sul mio blog in passato, vi lascio qualche link…
Questo perfetto per questa stagione autunnale, con porri e zucca, dal sapore deciso e gustoso;
ancora questo con radicchio e noci, squisito dall’abbinamento che adoro…
…e per finire questo, che col vino rosso trovo assolutamente perfetto!
Insomma qualche idea ve l’ho data, ora non vi resta che provare…e mi raccomando ricordate di passare a fare un giro sul portale di Andiamo a Tavola, per scoprire tanti bei luoghi e ristoranti dove gustare e scoprire le eccellenze lombarde del Cremonese, magari , perchè no, iscrivendovi alla newsletter per avere sempre notizie ed informazioni aggiornate; Andiamo a tavola ha anche una pagina Fb, quindi…correte a farci un giretto 😉
Io vi saluto amici ed amiche, a presto con nuove idee, pensieri e pasticci
…a presto!
10 commenti
Questo fagiolo lo conoscevo ma non l’ho mai provato, se non in qualche pietanza forse ospite o al ristorante. Devo rimediare. Un bacione
Grazie cara, un bacione a te! P.s: provalo è buonissimo e molto tenero 😉
Che mix di sapori interessante! Tutto racchiuso in un risotto, poi, è ancora più invitante ^_^
Se ti va è appena iniziato il nuovo contest “the mystery basket”, sei la benvenuta https://ibiscottidellazia.blogspot.it/2017/11/the-mystery-basket-novembre-e-dicembre.html
Grazie cara, io coi contest sono un po’ negata perchè mi scappano sempre, fra mille cose che ho da fare…passerò a farci un giro, prometto :/
Bacione
Guarda ne sento tutto il profumo.E’ uno di quei piatti che scalda il cuore,sa rassicurare boccone dopo boccone.Io li amo quei fagioli,e tu mi hai dato un’ ottima idea micuzz.Dai affetta anche il salame,che arrivo😘
Salame pronto, pane tostato, vinello in fresco, risottino al caldo…ti aspetto, manchi solo tu! Micuzza ti aspettoooo
Ciao Simona, penso che sia delizioso, molto adatto a questa stagione, se solo si decidesse a fare un autunno vero invece che questa specie di primavera così insolita!
Ma direi che in lombardia, a differenza della Liguria pare finalmente arrivato…comunque sia, questo risottino a mio parere, si fa mangiare mooolto volentieri, in tutte le stagioni, sai?!
Un abbraccione!
Molto particolare questo risotto, mi piace!!
Grazie di cuore, sì, è saporitissimo!