Le polpette di Sant’Antonio sono un secondo piatto tipico di Assisi, realizzato solitamente in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate.
Di nuovo buon anno amici ed amiche, oggi vi voglio parlare di un bellissimo progetto e di una bella novità!
Anno nuovo, rubrica nuova….eh sì, la Simo ama le sfide e così, insieme a Miria e a Monica, ne abbiamo pensata un’altra delle nostre: da questo mese infatti, partirà una nuova rubrica che si chiamerà “Alla mensa coi santi”, dedicata a ricette tipiche regionali realizzate per festeggiare e commemorare alcuni dei tantissimi Santi venerati in calendario.
Una bella sfida, vero?!
Bella ed interessante, sì; come sempre dietro a queste rubriche c’è una ricerca che arricchisce sia noi che voi…
È così bello scoprire abitudini, usi e costumi di tanti luoghi e regioni, che magari nemmeno immaginavamo!
Così, anche questa volta mi sono messa in gioco, ed ho deciso di provare la ricetta di un santo al quale mia nonna era devota, Sant’Antonio Abate.
E voi lo conoscete questo santo?
Sant’Antonio Abate è il protettore degli animali e si festeggia solitamente il 17 gennaio; in questa giornata tradizionalmente vengono benedetti gli animali e le stalle, invocando la sua protezione, ed accesi dei grandi falò in segno di purificazione, abbandonando così tutto ciò che appartiene ai mesi passati, per rinnovarsi col nuovo anno.
Sant’Antonio Abate nacque a Coma, in Egitto, e, intorno ai vent’anni abbandonò tutto per fare vita solitaria e monastica, dedicandosi alla preghiera ed alla contemplazione.
Già in vita, attratti dalla fama di santità, da lui accorrevano pellegrini e bisognosi da ogni parte dell’Oriente; addirittura andò da lui anche l’imperatore Costantino con i suoi figli.
Morì ultracentenario nel deserto della Tebaide proprio il 17 gennaio del 357, e la sua vita venne raccontata da un suo discepolo, Sant’Atanasio, che contribuì a farlo conoscere nella Chiesa.
S.Antonio Abate viene raffigurato con un bastone in mano, il fuoco ai suoi piedi, un tau ed un maiale accanto a lui.
Io ho deciso di realizzare una ricetta presa dal sito della mia amica Miria, umbra e bravissima cuoca, rispettosa delle tradizioni del suo paese; ho scoperto quindi proprio da lei, questa ricetta legata alla venerazione del Santo.
Sant’Antonio Abate infatti è il patrono di Santa Maria degli Angeli, frazione di Assisi.
In questa località, anni fa, transitavano le carrozze postali che passavano nella tratta Firenze- Roma e vi era la stazione per il cambio dei cavalli e dei postiglioni.
Nel periodo fra il 1850 e il 1860, nel borgo si diffuse una grave epidemia che colpì proprio i cavalli delle scuderie della zona; i proprietari si rivolserò così a Sant’Antonio Abate protettore degli animali, invocandolo nelle preghiere e pregando i frati francescani di celebrare un triduo in onore del santo, di cui in quei giorni ricorreva la festa.
Ed avvenne il miracolo…l’epidemia cessò, e, in ringraziamento a quanto avvenuto, la festa venne in seguito celebrata in gran solennità, con processioni per le vie del paese e distribuendo ai poveri un piatto di cibo, denominato per l’appunto “Il piatto di Sant’Antonio”.
Questo piatto era composto da un po’ di maccheroni, due fette di carne in umido, quattro salsicce, due polpette, un po’ di pane, mezzo litro di vino e due mele; per organizzare la festa e per poter offrire negli anni a venire questo piatto ai poveri, venne istituita una prioranza, composta da 4 priori, da rinnovarsi anno per anno.
Per devozione però, questo piatto in seguito venne reclamato da tutta la popolazione, e quindi è rimasto nella tradizione di questa festa, appunto celebrata la domenica successiva al giorno 17 di gennaio, data di venerazione del santo; non potendo dare a tutti un piatto così completo gratuitamente, venne deciso un prezzo minimo, rimasto nel tempo sempre basso rispetto al valore di quanto offerto.
Queste informazioni sono tratte dal sito di Famiglia Cristiana e da Cathopedia.
Queste mie polpette di Sant’Antonio sono quindi realizzate con la ricetta tipica umbra che Miria riporta qui, nel suo bellissimo blog ricco di ricette della tradizione; la loro particolarità è di avere come ingredienti, oltre alla carne, anche uvette e pinoli, e di essere cotte nel sugo di pomodoro.
Sono davvero deliziose e vi consiglio di provarle quanto prima…a casa mia le hanno divorate, e proverò ogni tanto a proporre anche questa versione perchè è davvero molto buona, anche per cambiare un po’ dal mio solito modo di cucinarle.
Se vorrete, comunque cliccando sulla parola polpette, ne vedrete delle belle…(negli anni ne ho realizzate davvero tantissime).
Polpette di Sant'Antonio
Ingredients
- 100 g carne trita vitello
- 100 g carne trita maiale
- 75 g pane raffermo
- 25 g uva sultanina
- 15 g pinoli
- 25 g pecorino grattugiato
- 1 uovo
- q.b foglie di basilico
- 400 g passata di pomodoro
- q.b olio extravergine d'oliva
- q.b sale e pepe nero
Instructions
- In un piatto, ammollare il pane con un po' d'acqua; successivamente strizzarlo bene e metterlo in una ciotola. Aggiungere le carni, l'uovo leggermente sbattuto, il pecorino, sale, pepe uvetta e pinoli. Amalgamare il tutto con le mani, poi mettere un attimo da parte.
- In un tegame versare due cucchiai di olio, far scaldare il tutto, poi unire il sugo di pomodoro, mezzo bicchiere d'acqua, sale e pepe a piacere ed alcune foglie di basilico. Far cuocere per qualche minuto a fiamma vivace portando a bollore, poi abbassare la fiamma, mettere il coperchio e cuocere per una decina di minuti.
- Riprendere l'impasto di carne e con le mani formare otto polpette ben tonde; unirle nel tegame col sugo e cuocerle per altri 10-15 minuti. Una volta pronte, cospargere con un pizzico di basilico tritato (non essendo in stagione io ho usato un pizzico di origano secco) e servire ben calde!
Notes
Polpette di Sant’Antonio
Ingredients
- 100 g carne trita vitello
- 100 g carne trita maiale
- 75 g pane raffermo
- 25 g uva sultanina
- 15 g pinoli
- 25 g pecorino grattugiato
- 1 uovo
- q.b foglie di basilico
- 400 g passata di pomodoro
- q.b olio extravergine d’oliva
- q.b sale e pepe nero
Instructions
- In un piatto, ammollare il pane con un po’ d’acqua; successivamente strizzarlo bene e metterlo in una ciotola. Aggiungere le carni, l’uovo leggermente sbattuto, il pecorino, sale, pepe uvetta e pinoli. Amalgamare il tutto con le mani, poi mettere un attimo da parte.
- In un tegame versare due cucchiai di olio, far scaldare il tutto, poi unire il sugo di pomodoro, mezzo bicchiere d’acqua, sale e pepe a piacere ed alcune foglie di basilico. Far cuocere per qualche minuto a fiamma vivace portando a bollore, poi abbassare la fiamma, mettere il coperchio e cuocere per una decina di minuti.
- Riprendere l’impasto di carne e con le mani formare otto polpette ben tonde; unirle nel tegame col sugo e cuocerle per altri 10-15 minuti. Una volta pronte, cospargere con un pizzico di basilico tritato (non essendo in stagione io ho usato un pizzico di origano secco) e servire ben calde!
Notes
Questo il nostro banner; io lo metterò a lato destro del blog così potrete cliccarci sopra per vedere tutta la raccolta delle nostre ricette.
Inoltre, ogni primo giorno del mese, la nostra rubrica arriverà puntuale da tutti voi (questo mese abbiamo deciso, viste le festività, di farla uscire eccezionalmente il 4); ognuna di noi vi parlerà di una ricetta legata ad un Santo in particolare, cercando di comporre anche un piccolo menù.
Questo mese quindi Monica vi parlerà di San Giovanni Bosco con una ricetta tipica Piemontese, la Polenta di castagne con salsiccia; io vi propongo le mie polpette di Sant’Antonio Abate e Miria infine ci porterà a Ferrara a venerare Sant’Agnese con dei tortelli dolci davvero favolosi…
Vi aspettiamo quindi, e nel frattempo godetevi queste ricette e se vi va, replicatele e…. poi fatecelo sapere!
Buona giornata a tutti e ancora buon 2020, a prestissimo!
12 commenti
Molto bella questa nuova rubrica Simo e ottime anche le polpette. Vorrei capire a chi non piacciono le polpette? Credo piacciano proprio a tutti. San Antonio da Padova è anche il protettore dei miei genitori, di cui portano entrambi il nome. Quindi promossa sotto tutti i punti di vista la tua ricetta. Un abbraccio Simo
Grazie davvero, auguri ai tuoi cari genitori e….prova questa versione di polpette in onore loro e del santo, vedrai che questa versione ti conquisterà!
bacio grande
Che bella questa rubrica Simo, mi piace assai. Vi seguirò con piacere amica! Le tue polpette mi ispirano tanto, hanno un aspetto delizioso! Sono devota di Sant’Antonio Abate, è una figura che adoro! Anche qui tra gli orsi la sua festa viene onorata e oltre alle funzioni religiose, è costume regalare la “panetta” , un pane rustico fatto con farina di mais e arricchito con semi di anice. Quest’anno, oltre alla panetta, potrò anche provare a fare le tue polpette!
Un abbraccio e buona Epifania,
Mary
Ecco, vedi? Nella tua regione c’è anche una nuova ricetta che non conoscevamo….
E’ tutto un arricchimento e cultura…
Ti abbraccio, ti ringrazio per le tue parole che mi incoraggiano e mi fanno un immenso piacere, ed anche per la nostra amicizia…
Spero di continuare anche con te a condividere solo cose belle!
Un bacio grande
Wow! Simo, adoro le polpette al sugo con macinato misto, ma queste con l’uvetta e i pinoli sono una rivelazione che devo provare. Conosco Santantonio Abate, la sua immagine circondata da tanti animali troneggiava nella stalla di mio nonno, al mio paese lo festeggiavano devotamente. Grazie per averlo citato, mi ha riportato alla mente teneri ricordi di quando ero bambina. Gennaio é arrivato e siamo tornate in pista. Stasera scende la befana e… tutte le feste si porta via. In bocca al lupo per la nuova rubrica, vedrai riscuotera un grande successo. Un grande abbraccio. 💖
Guarda, anch’io non le conoscevo e devo dire che questa versione con uvette e punoli è super!
A casa mia le polpette vanno sempre alla grande e, variare ogni tanto non è assolutamente un problema 😉
Io non conoscevo particolarmente la storia di Sant’Antonio e, pensa, con questa rubrica ho avuto modo di saperne di più….le tradizioni dei nostri santi e del nostro paese sono belle, non dobbiamo mandarle a morire!
E sulle feste che stanno finendo…in parte mi spiace ma ne sono anche contenta, tornare ai vecchi ritmi soliti non mi dispiace!
Un bacio grande carissima
Molto interessante vedrò di seguirti ben volentieri. Ottimo piatto semplice prendo nota. Buon proseguimento.
Grazie carissima, sono davvero buone, provale e facci sapere 😉
Un abbraccio a te e buona continuazione
Più leggo la ricetta e più mi piace!!!! La proverò prestissimo…queste ricette mi stanno entusiasmando!!!
Sono felicissima!!!!!
Un abbraccio
Moni
E’ stato bello anche il lavoro che c’è stato dietro, la ricerca, la collaborazione, tutto 🙂
La mitica nonna Gina ne sarebbe stata contenta!
un bacione
Una rubrica molto interessante, vi seguirò volentieri.
Da noi per Sant’Antonio si fanno i turtlitt, dei tortelli dolci fritti.
Ottime queste polpette.
In bocca al lupo per questa nuova rubrica ^_^
Vedi?! Ogni regione ed ogni località hai le sue usanze, che bello poterle riscoprire!
Un abbraccio cara e speriamo che piaccia anche agli altri come l’hai gradita tu….