Risi e Bisi per San Marco, è un primo piatto a base di riso, pancetta e piselli, preparato per il 25 aprile, festa del Santo, a Venezia e provincia
Anche questo mese insieme alle amiche Miria e Monica, ritorno con l’appuntamento “Alla mensa coi Santi” ,rubrica molto interessante che ogni mese ci porta a scoprire qualche nuova tradizione della nostra bella Italia.
Nonostante sia ferita, la nostra bella Italia risorgerà; guariremo, tutto tornerà a sorridere e a risplendere: andrà tutto bene.
Questo mese io ho voluto portare una ricetta tipica del veneto, in particolare di Venezia: i risi e bisi per San Marco, un primo piatto a base di riso e piselli, molto conosciuto ed apprezzato davvero da tutti.
La tradizione ricorda che, il giorno di San Marco, il 25 di aprile, a Venezia e in tutta la Serenissima Repubblica era usanza mangiare questo piatto, i risi e bisi, tradizione che continua tutt’ora sempre in queste zone.
“Risi e bisi è una delle pietanze più note della cucina veneta.
Pare sia nata tra gli isolotti della Repubblica di Venezia, e il 25 aprile, giorno di San Marco, patrono di Venezia, il Doge doveva mangiare risi e bisi seguendo un preciso cerimoniale (poareto!).
Sembra comunque che questo piatto abbia origini ancora più antiche e si farebbe addirittura risalire all’epoca bizantina.
La sua terra d’origine si potrebbe localizzare nella zona a sud di Vicenza, nella frazione di Lumignano, dove si coltivano i piselli più buoni d’Italia…e nella bassa non mancano certo le risaie.
Il “risi e bisi” non è né un risotto né una minestra, ma una via di mezzo, cioè non dev’essere né troppo asciutto né troppo brodoso“.
Notizie tratte dal sito Gastronomiamediterranea.com
Ebreo di origine, San Marco nacque probabilmente fuori della Palestina, da famiglia benestante. San Pietro, che lo chiama «figlio mio», lo ebbe certamente con sè nei viaggi missionari in Oriente e a Roma, dove avrebbe scritto il Vangelo.
Oltre alla familiarità con san Pietro, Marco può vantare una lunga comunità di vita con l’apostolo Paolo, che incontrò nel 44, quando Paolo e Barnaba portarono a Gerusalemme la colletta della comunità di Antiochia; al ritorno, Barnaba portò con sè il giovane nipote Marco, che più tardi si troverà al fianco di san Paolo a Roma. Nel 66 san Paolo ci dà l’ultima informazione su Marco, scrivendo dalla prigione romana a Timoteo: «Porta con te Marco. Posso bene aver bisogno dei suoi servizi». L’evangelista probabilmente morì nel 68, di morte naturale, secondo una relazione, o secondo un’altra come martire, ad Alessandria d’Egitto. Gli Atti di Marco (IV secolo) riferiscono che il 24 aprile venne trascinato dai pagani per le vie di Alessandria legato con funi al collo. Gettato in carcere, il giorno dopo subì lo stesso atroce tormento e soccombette.
Il suo corpo, dato alle fiamme, venne sottratto alla distruzione dai fedeli. Secondo una leggenda due mercanti veneziani avrebbero portato il corpo nell’828 nella città della Venezia; le reliquie furono accolte con grande onore dal doge Giustiniano Partecipazio, figlio e successore del primo doge delle Isole di Rialto.
Venne costruita una basilica portata a termine nell’832; la cerimonia della sua dedicazione e consacrazione, avvenne il 25 aprile 1094.
Venezia restò indissolubilmente legata al suo Santo patrono, il cui simbolo di evangelista, il leone alato che artiglia un libro con la già citata scritta: “Pax tibi Marce evangelista meus”, divenne lo stemma della Serenissima, che per secoli fu posto in ogni angolo della città ed elevato in ogni luogo dove portò il suo dominio.
San Marco è patrono dei notai, degli scrivani, dei vetrai, dei pittori su vetro, degli ottici; la sua festa è il 25 aprile, data che ha fatto fiorire una quantità di detti e proverbi.
Notizie tratte dal sito Santiebeati.it
Risi e Bisi per San Marco
Ingredienti
- 300 g riso Vialone nano o Arborio
- 700 g piselli tenerissimi
- 1 litro brodo vegetale
- 20 g burro
- 30 g olio d’oliva
- 40 g pancetta di maiale
- 30 g prezzemolo
- 40 g parmigiano grattugiato
- 1 cipolla bianca
- q.b sale e pepe
Istruzioni
- Sgranare i piselli, fare un fondo di cottura con la cipolla finemente tritata, l’olio e la pancetta, facendo rosolare un po’; incorporare i piselli e cuocere alcuni minuti, aggiungendo un po’ di brodo.
- Unire ancora il rimanente brodo, e poi aggiungere il riso, mescolando sino a fine cottura, unendo sale e pepe a piacere; la consistenza dovrà essere quella di una minestra nè troppo liquida nè troppo densa.
- Unire il parmigiano, il burro e mantecare a fuoco spento per qualche minuto; servire caldissimo spolverizzando con abbondante prezzemolo tritato.
Note
Che dire?!
E’ un piatto molto buono, forse una volta considerato povero, ma secondo me non è proprio così, perchè al suo interno contiene, oltre al riso di base, anche legumi e pancetta che lo rendono completo: noi l’abbiamo molto gradito.
Io l’ho realizzato seguendo una versione tratta dal libro “Santi a tavola“edito da Tassotti Editore, ma in rete esistono comunque tantissime ricette; ho voluto affidarmi a questa perchè volevo il più possibile trovarne una fedele alla tradizione.
Come sempre questo che vedete sopra è il nostro banner; io lo metterò a lato destro del blog così potrete cliccarci sopra per vedere tutta la raccolta delle nostre ricette.
Inoltre, ogni primo giorno del mese, la nostra rubrica “Alla mensa coi santi” arriverà puntuale da tutti voi ; come fatto finora, ognuna di noi vi parlerà di una ricetta legata ad un Santo in particolare, cercando di comporre anche un piccolo menù.
Questo mese io partirò appunto con i Risi e Bisi, primo piatto dedicato a San Marco (Venezia); Monica preparerà il polpettone con l’uovo di S.Margherita di Canossa (ricetta veneta) e per finire Miria ci delizierà con un dolce lombardo che io conosco molto bene, il Pan de Mej o pan Meino dedicato a San Giorgio.
Continuate a seguirci con affetto, e se anche voi avete qualche ricetta particolare legata ad un santo, fatecelo sapere!
Grazie per averci seguito sin qui, vi mando un abbraccio ed un caro saluto
A presto
8 commenti
Amo le ricette povere della tradizione, sono sempre le migliori. Risi e bisi è una di quelle che va per la maggiore in casa mia. Semplice ma buonissimo
Infatti, è una ricetta povera ma ricca di gusto!
Un bacio <3
Ma sai che non ho mai fatto la ricetta originale ma sempre e solo delle mie libere interpretazioni?? devo rimediare con la tua ricetta ^_^
Ne approfitto per augurarti una buona domenica <3
Anch’io stavolta ho voluto seguire la ricetta originale e devo dire che è davvero un piatto ricco e molto saporito, assolutamente da provare!
Buona serata a te e un abbraccio
Ciao Simo, sfizioso e sostanzioso questo risi-e-bisi anche se sembra semplice. Bella anche la storia di S. Marco che hai descritto minuziosamente. Si, l’Italia si rialzerà! 🙏🕯 🤞 Buon fine settimana a te e a tutti i tuoi cari. Che porti a tutti tregua e pace. Un abbraccio. 💖
Un abbraccio a te cara e prepara se puoi questo piatto…completo e sostanzioso, ha in sè i sapori ed i colori della primavera!
Ti abbraccio forte forte
Un tuffo nella mia infanzia … ecco dove mi porta questo piatto.
Siccome ne andavo (e vado) ghiotta, la mia mamma me lo faceva spesso.
Mi hai risolto il pranzo per mezzogiorno!!!! Trovato cosa cucinare.
Lo preferisco cucinato con i piselli freschi, in questo periodo ci sono evvaiiii, perchè è decisamente più saporito e gustoso!!!!
Ma, siccome non ne ho in casa, andrò con quelli surgelati…..
Ciao bellissima ragazza, un mega abbraccio e un bacio con lo schiocco
Perfetto infatti, coi piselli freschi è favoloso…io spesso lo replico con quelli surgelati che trovo pratici e comodi.
Un abbraccio a voi tutti