I saltimbocca alla San Rocco sono degli stuzzicanti involtini di carne di vitello ripieni di mozzarella; facili da fare, sono buonissimi da gustare!
Ed eccoci arrivati in un soffio anche al mese d’agosto; quest’anno 2020 sta volando come non mai.
Come sempre, il primo giorno del mese, io e le mie amiche Miria e Monica, vi portiamo a scoprire qualche bella tradizione della nostra Italia, attraverso il culto e la venerazione dei Santi: anche questo mese quindi eccoci qui con la bella rubrica “Alla mensa coi Santi” che abbiamo visto piacervi molto e riscuotere un discreto successo.
Il santo di cui vi parlerò questo mese è San Rocco; ricordo quando da piccola passavo i mesi estivi nella ridente località di Gignese, nel Verbano, e lì lo feseggiavano (una delle Chiese del paese è a lui dedicata)il giorno 16…ricordo questa chiesetta tutta di pietre a vista, molto piccola ma caratteristica e spesso lì mi ci portava la nonna Gina, per sentire con lei la Santa Messa.
Una volta uscite, correvo nella piazzetta delle scuole a dondolarmi infinitamente sull’altalena, oppure nei campi da tennis lì vicino dove vedevo anche mio zio che giocava a bocce con i suoi amici…oppure ci spingevamo un po’ più in là con la passeggiata arrivando fino al piccolo paesino di Nocco, in mezzo al profumo dell’erba dei campi…
Quanti ricordi…ho proprio voluto scegliere una ricetta legata a questo santo pensando a questi bei momenti passati, che porto con me nel cuore e che mi accompagneranno per sempre.
Questi saltimbocca alla San Rocco, o involtini come è meglio definirli, sono preparati nella zona della Tuscia in onore del santo; li ho trovati in rete ed ho subito pensato di proporveli in questo spazio: sono semplicissimi da fare, ma buonissimi.
Certo, fondamentale sarà trovare una carne bella tenera e succosa, poi una buona mozzarella fresca e voilà!
Un bel contorno di verdura e il gioco è fatto: ecco un pasto perfetto nella sua semplicità, pronto a soddisfare tutta la famiglia…
Chi è San Rocco?
Le informazioni sulla sua nascita e comunque sulla sua vita sono piuttosto frammentarie; si sa che nacque a Montpellier in Francia in un periodo fra il 1345 e il 1350; morì poi a Voghera in provincia di Pavia nella notte fra il 15 ed il 16 agosto sempre in un periodo vago, compreso fra il 1376 e il 1379.
Secondo tutte le biografie, i genitori Jean e Libère De La Croix erano una coppia di esemplari virtù cristiane, ricchi e benestanti ma dediti ad opere di carità. Rattristati dalla mancanza di un figlio rivolsero continue preghiere alla Vergine Maria dell’antica Chiesa di Notre-Dame des Tables fino ad ottenere la grazia richiesta.
Secondo la pia devozione il neonato, a cui fu dato il nome di Rocco (da Rog o Rotch), nacque con una croce vermiglia impressa sul petto; intorno ai vent’anni di età perse entrambi i genitori e decise di seguire Cristo fino in fondo: vendette tutti i suoi beni, si affiliò al Terz’ordine francescano e, indossato l’abito del pellegrino, fece voto di recarsi a Roma a pregare sulla tomba degli apostoli Pietro e Paolo.
Bastone, mantello, cappello, borraccia e conchiglia sono i suoi ornamenti; la preghiera e la carità la sua forza; Gesù Cristo il suo gaudio e la sua santità.
In pellegrinaggio diretto a Roma dopo aver donato tutti sui beni ai poveri, si sarebbe fermato a ad Acquapendente, dedicandosi all’assistenza degli ammalati di peste e facendo guarigioni miracolose che diffusero la sua fama. Peregrinando per l’Italia centrale poi, si dedicò ad opere di carità e di assistenza promuovendo continue conversione; sarebbe morto in prigione, dopo essere stato arrestato da alcuni soldati perché sospettato di spionaggio.
Invocato nelle campagne contro le malattie del bestiame e le catastrofi naturali, il suo culto si diffuse straordinariamente nell’Italia del Nord, legato in particolare al suo ruolo di protettore contro la peste.
E’ il protettore dei malati infettivi, degli invalidi e dei prigionieri e viene festeggiato il 16 di Agosto.
E’ anche, udite bene, il protettore dei cani; si narra infatti che, mentre egli giaceva quasi moribondo con i segni della peste in una grotta, un cane simile ad un Epagneul Breton ogni giorno arrivava portandogli un pezzo di pane rubato dalla tavola del suo padrone, così da sfamarlo ed aiutarlo nella guariglione dalla malattia.
Notizie prese dal sito Santi e beati.it
Saltimbocca alla San Rocco
Ingredienti
- 4 fettine di vitello non troppo spesse
- 1 mozzarella
- 1 tuorlo d’uovo
- 1/2 bicchiere vino bianco secco
- q.b sale e pepe nero
- q.b pangrattato
- q.b olio extravergine d’oliva
Istruzioni
- Battere con un pestacarne le fettine di vitello e disporle su un tagliere. Tagliare a pezzettini piccolissimi col coltello (o tritare con la mezzaluna) la mozzarella, dopo averla ben asciugata con carta da cucina.
- In una ciotolina battere il tuorlo d'uovo con un pizzico di sale e pepe, aggiungere la mozzarella e poco pangrattato alla volta fino ad ottenere un composto morbido ed abbastanza compatto. Riempire le fettine di carne col composto di uovo e mozzarella, poi arrotolarle su sè stesse, fermandole con degli stuzzicadenti.
- In una capace padella antiaderente scaldare un po’ d’olio, adagiarci i saltimbocca e rosolarli per bene a fiamma vivace su tutti i lati per alcuni minuti; sfumarli col vino bianco facendo ben evaporare l’alcool, poi proseguire la cottura cuocendoli bene da ogni parte, girandoli spesso.
- Servire ben caldi; io li ho accompagnati ad una fresca insalata ed erano super!
Note
Questo mese Monica ci presenterà una ricetta ligure, le melanzane ripiene per San Lorenzo ; Miria invece preparerà un dolce, la corona di San Bartolomeo.
Come sempre potrete visionare tutte le ricette pubblicate finora, cliccando sull’immagine come quella riportata qui sopra, che trovate a lato destro del blog.
Vi diamo appuntamento al prossimo mese con altre ricette della nostra bella tradizione italiana!
Io vi mando un grande abbraccio e vi auguro un mese di Agosto pieno di cose belle, proprio come le desiderate, con tanta pace e relax!
A presto
8 commenti
Ciao Simo, deliziosi questi saltimbocca in onore di S, Rocco. Rosolati a puntino e molto scenici. Bellissimi anche i ricordi che hai rievocato. Auguro a te e a tutti i tuoi cari buona settimana e che sia di pace, gioia e serenità. Un abbraccione. 🌷♥️
Rosolati alla grande, dal ripieno morbido e goloso, mmmmm…..
Una buona settimana anche a te, con un abbraccio enorme che arriva dritto dal cuore <3
Ciao Simo,
ma che buona questa ricetta e che belli i tuoi ricordi, fanno bene all’ anima….
Ti abbraccio forte forte, ciao bella stella
Grazie amica mia, ricambio l’abbraccio <3
Buona settimana
Devono essere deliziosi e poi così belli rosolati mi fanno venire l’ acquolina in bocca.
Un abbraccio
Grazie carissima, si fanno in un attimo e sono davvero deliziosi, sì!
Un mega abbraccio a te 🙂
Ma che golosi che sono, questi li devo provare, sono sicura che piaceranno molto alla mia famiglia
Baci
Miria
Ne sono certa, sono semplicissimi ma super buoni!!!
Bacione amica