Le uova in trippa sono un secondo piatto tipico della cucina romana, saporitisimo, colorato, ed anche economico!
Il blog, in tutti questi anni, mi ha dato l’occasione di imparare tanto, di mettermi alla prova, di superare molti limiti, di divertirmi ma soprattutto di conoscere tante persone.
Alcune, beh…meglio dimenticarle.
Altre invece sono diventate così preziose, quasi come sorelle…ci sentiamo quasi quotidianamente e mi regalano ogni volta tanto, tantissimo!
Miria è una di queste…lei è concreta, di poche parole e poche smancerie, ma il suo cuore è grande, sincero ed io so che su di lei posso sempre contare.
Abbiamo condiviso insieme momenti belli ma ahimè, purtroppo, anche brutti; abbiamo pianto insieme al telefono, ci siamo date forza a vicenda e questo ci ha reso ancora più unite.
Ultimamente la sto trascurando un po’, fra Hunfry ed una serie di altre cose, e le chiedo scusa…se non la conoscete vi consiglio di fare un salto sul suo blog, pieno di ricette genuine, ruspanti (come lei) e della tradizione, in particolare umbre e laziali.
La ricetta che ho voluto realizzare oggi, è presa da lì…è una delle sue ricette del ricordo.
Miria ha origini romane e, queste uova in trippa alla romana, fanno parte del suo bagaglio di ricordi di quand’era bambina….
Io che sono del nord (lombarda di nascita e ligure d’adozione), non conoscevo questo piatto…nonna spesso preparava le uova strapazzate al pomodoro come le vedete in questa ricetta qui, e quindi una cosa simile non l’avevo mai mangiata.
Mi ha comunque incuriosito e, una volta avuta fra le mani questa meravigliosa passata di Mutti, trovata nell’ultima Degustabox, ho voluto provare.
Miria lo descrive come un secondo piatto, ma noi l’abbiamo degustato come piatto unico, accompagnato da un bel po’ di pane per fare la super scarpetta (Csaba dalla Zorza inorridirà, ma in questo caso ci voleva, era d’obbligo praticamente!).
E’ un piatto semplice, della tradizione contadina laziale, povero ma ricco di gusto e di bontà; provatelo anche voi e mi saprete dire…e grazie amica mia per avermi ispirato!
Non pensate alla trippa tradizionale, a base di stomaco di bovino…questo piatto, di quella trippa lì ha solo l’aspetto; altro non è che un piatto di frittata, fatta a striscioline e condita con abbondante salsa di pomodoro, di quella buona, profumata alla menta.
Un piatto povero, veramente saporito e veloce da fare, che comunque è squisito nella sua semplicità!
Uova in trippa alla romana
Ingredienti
- 4 uova
- 200 g passata di pomodoro
- 2 cucchiai Parmigiano Reggiano grattugiato
- 1 piccolo scalogno
- 1 spicchio d’aglio
- q.b sale e pepe nero
- q.b olio extravergine d’oliva
- q.b foglie di menta fresca
- q.b pecorino romano grattugiato
Istruzioni
- Versare un cucchiaio di olio in un tegame antiaderente, unire l’aglio e fare soffriggere per un paio di minuti; una volta dorato, eliminarlo ed aggiungere lo scalogno finemente tritato. Unire il pomodoro, la menta, regolare di sale e pepe a piacere poi lasciar cuocere per circa 10 minuti.
- Nel frattempo preparare la frittata; rompere le uova in una ciotola, unire il parmigiano, sale e pepe, e batterle leggermente. Versare 2 cucchiai di olio in una padella da 24 cm e far scaldare; unire le uova sbattute e fare una frittata. Una volta tiepida, trasferirla in un piatto e tagliarla a striscioline.
- Aggiungere le striscioline di frittata nel sugo, e lasciar sobollire per 7-8 minuti. Servire ben calda a piacere con con pecorino grattugiato.
Note
Da sempre ho amato i piatti rustici e poveri; voglio pensare a quando, tanto tempo fa, le nostre nonne si dovevano arrangiare per preparare piatti fantasiosi e sazianti con le poche cose che la dispensa offriva magari in tempo di guerra.
La nonna Gina spesso me lo raccontava; uova del pollaio freschissime, pomodori e verdure dell’orto, profumi e spezie del giardino non mancavano mai così come un po’ di latte ogni giorno (il mio bisnonno era contadino e possedeva anche una o due mucche, una risorsa sempre perfetta per sfamare tutta la sua numerosa famiglia)…
…insomma questo piatto mi fa tornare in mente i racconti della mia amata nonna, di quando avevano poco, sì, ma sapevano essere felici ed appagati, forse più di quanto non lo siamo noi in quest’ epoca del nuovo millennio.
Io ora vi saluto approfittandone per lasciarvi un altro piatto povero, anche se bello robusto, questa volta della tradizione lombarda…parlo delle salsicce al pomodoro, che ricordo spesso mangiate a casa sua.
A presto.. e se avrete modo di provare questo piatto, fatemi sapere cosa ne pensate!
Vi abbraccio, buona giornata
17 commenti
non conoscevo questo piatto quindi grazie per averlo condiviso! penso proprio che lo proverò presto, nella sua semplicità mi fa davvero tanta gola, anche a me piacciono le ricette povere e tradizionali!
buona giornata simo 🙂
Non lo conoscevo neppure io, ringrazio Miria per avermelo fatto conoscere…qui è piaciuto tanto, lo riproporrò sicuramente!
Un abbraccione a te
La facciamo anche a Napoli, la chiamiamo “finta trippa”. E’ una delle mie cene preferite. Un abbraccio
Ecco, io invece che sono del nord non ne avevo sentito parlare…mi fa piacere che anche tu lo conosca e che ti piaccia!
Un grande abbraccio carissima
Ciao Simo, quì oggi giornata buia e uggiosa, 🌬☔ spero di rivedere presto il sole 🌞🌝 gustose le uova in trippa, non conoscevo questo piatto … a casa dei miei si usava la trippa vera, lo stomaco del bovino… anche io, una vita fa, la cucinavo, al posto della menta mettevo l’origano e piacque anche al mio papà quando passò a trovarmi. Non l’ho più cucinata per via dei valori che schizzano. Con le uova è più leggera, dici? Ti auguro un buon inizio settimana e che porti a tutti solo cose belle. Un abbraccio. 💝
Io ho trovato questa ricetta sul blog della mia amica Miria, romana di nascita ma umbra di adozione….mi sono fidata, lei in cucina è il top.
Anche in lombardia (ricordi di famiglia!) si fa la trippa, quella di bovino, con i fagioli bianchi ma a me non è mai piaciuta!
Questo che ho postato io è un piatto povero, di una volta….uova e pomodori sono economici e non mancano mai in dispensa 😉
Un bacio e buon inizio di settimana anche a te <3
Cara amica mia, mi hai fatto emozionare. Ti voglio un sacco di bene, sei la sorella che non ho mai avuta.
Un abbraccio fortissimo
Miria
Grazie lo sai che vale anche per me e….scusami se ultimamente sono un po’ assente, ma sei sempre nel mio cuore.
Grazie per tutto, ti voglio bene
Carissima Simo, vado subito a conoscere la tua amica Miria, nonché mia compaesana, ma devo confessarti che è una vita che faccio gustosissime frittate al pomodoro e cipolla, ti assicuro davvero speciali. Tuttavia NON conoscevo questa ricetta della tradizione romana e senza dubbio la eseguirò proprio come hai ben spiegato.
Qui pioggia e freddo che oggi mi han fatto preparare la prima polenta e spuntature della stagione😉
Un grande abbraccio
Susanna
Miria è un fenomeno, una donna piena di grinta ed energia, sa fare tutto guida anche il trattore e cucina da Dio (un po’ ti assomiglia, direi….)
Pioggia e freddo sono arrivati un po’ ovunque ahimè, e con un piatto come questo, ci riportiamo in tavola un po’ di colori dell’estate…
Un abbraccio grande anche a te e a presto <3
Eccola qui la ricettuzza facile facile.. La segno.. proverò a farla.. mi piace.. e poi immagino anche la zuppettina finale!! baci e buon sabato :-*
Devi provarla…ci fai fuori un pane intero a furia di scarpettare, eheheheh!
Bacio grande tesoro!
Non ho mai assaggiato questo piatto, però mi sembra molto gustoso, da provare ^_^
Buon fine settimana
Non lo conoscevo neppure io, ma è da provare, fidati 😉
Il sughetto poi…mmmm…è troppo buono!
Un bacione e buona settimana 🙂
Simo, questo è un piatto che faccio, ed è squisitooooooo!!! e’ da un pò che non lo faccio diciamo che… mi hai suggerito la cena di questa sera.
E’ veramente buonissimo… buon fine settimana, un mega bacio
Guarda è una ricetta favolosa, economica e veloce da fare, si fa una scarpetta da urlo e si gusta che è un piacere!
Da provare assolutamente….
Mi raccomando, poi fammi sapere, ok?!
Un bacione!
Carissima Simo, vado subito a conoscere la tua amica Miria, nonché mia compaesana, ma devo confessarti che è una vita che faccio gustosissime frittate al pomodoro e cipolla, ti assicuro davvero speciali. Tuttavia NON conoscevo questa ricetta della tradizione romana e senza dubbio la eseguirò proprio come hai ben spiegato.
Qui pioggia e freddo che oggi mi han fatto preparare la prima polenta e spuntature della stagione😉
Un grande abbraccio
Susanna