Il Lakror albanese per San Basilio è una torta salata golosissima; in un guscio croccante di pasta fillo, vi è un ripieno a base di riso, carne cipolle…. Assolutamente irresistibile e buonissima!
Buongiorno amici ed amiche, eccoci qui io e le amiche blogger Miria e Monica, a riproporvi l’appuntamento mensile con la rubrica “Alla mensa coi santi“, rubrica che abbiamo deciso di continuare anche in questo nuovo anno 2021…
L’avete molto gradita e quindi, siccome di cose da raccontare ce ne sono sempre tante, di ricette da mostrarvi ne abbiamo ancora, proseguiremo con immensa gioia!
Da parte mia, questo mese, voglio iniziare col botto…
Proprio per onorare San Basilio magno, il santo che apre il nuovo anno ed è venerato il giorno primo di gennaio, ho realizzato questa ricetta albanese, il Lakror, che è una sorta di torta salata a base di pasta fillo e con un ripieno di carne, uova, cipolle e riso.
Un piatto davvero ricco e buonissimo, molto simile al più famoso burek che spopola nei paesi balcanici; molto spesso viene chiamato anche erroneamente con questo nome.
Può avere ripieni diversi ed io mi sono attenuta alla versione con la carne riportata sul libro Santa Pietanza edito da Guido Tommasi; so però che esistono anche tipologie di questo lakror realizzate con gli spinaci, con i peperoni e pomodori, o anche una versione con le ortiche molto famosa che, si dice, viene cucinata in memoria di San Giovanni Battista che se ne cibò nel deserto.
Il Lakror albanese per San Basilio si cucina il primo dell’anno, ed è legato anche ad un bel rituale propiziatorio: all’interno del ripieno infatti viene nascosta una piccola monetina, destinata ad assicurare una buona sorte nel nuovo anno per chi la dovesse trovare nella propria porzione.
Secondo la tradizione, questa moneta sta a rappresentare il bambinello Gesù nascosto agli occhi cattivi delle truppe di Erode.
Io non ho nascosto nulla all’interno, ma posso comunque dire che l’ho gradito tantissimo: è un piatto molto ricco, saziante e saporito; una sua porzione è sufficente per saziarsi a volontà e anche i miei commensali lo hanno apprezzato tanto.
San Basilio Magno vescovo e Dottore della Chiesa, nasce in Cappadocia, più precisamente a Cesarea, nell’anno 330, da una famiglia con una profonda spiritualità: infatti, oltre ai genitori, anche tre dei suoi nove fratelli sono annoverati tra i santi.
Prima di essere vescovo nella sua terra natale, San Basilio aveva vissuto in Palestina ed Egitto; qui era stato attratto dal richiamo del deserto e della vita monastica.
Fu in solitudine che, insieme con Gregorio di Nazianzo conosciuto durante gli studi ad Atene, elaborò la regola per i monaci basiliani, imitata poi anche in Occidente.
Visse appena 49 anni, ma la sua intensa e profonda attività di predicatore gli valsero il titolo di «Magno».
Ricevette l’ordinazione sacerdotale verso il 364 da Eusebio di Cesarea cui successe sulla cattedra vescovile nel 370.
Durante il servizio episcopale si impegnò attivamente contro l’eresia ariana; morì l’1 gennaio 379 a Cesarea dove fu sepolto.
Tra le sue opere dottrinali si ricorda soprattutto il celebre trattato teologico sullo Spirito Santo.
Il suo emblema è il bastone pastorale, è patrono della Cappadocia, dei monaci basiliani, dei responsabili degli ospedali, dei riformatori.
Dal sito Santi e beati.it
Lakror Albanese per San Basilio
Equipment
- forno
Ingredienti
- 1 confezione pasta fillo
- 500 g carne macinata mista manzo e agnello
- 70 g riso
- 50 g pecorino grattugiato
- 4 uova
- 1 cipolla bianca
- 1 spicchio aglio
- q.b sale e pepe nero
- q.b origano secco
- q.b prezzemolo fresco
- q.b burro
Istruzioni
- Far sciogliere in una capace padella antiaderente una grossa noce di burro, unire la cipolla tritata finemente e lo spicchio di aglio. Far appassire fino a doratura (non deve soffriggere troppo) poi eliminare l'aglio (la ricetta originale non lo prevedeva, ma io non lo digerisco purtroppo) ed unire la carne macinata. Rosolare a fiamma vivace per alcuni minuti, aggiugendo origano, sale e pepe a piacere, poi abbassare la fiamma facendo cuocere ben bene.
- Mentre la carne cuoce, lessare il riso in acqua bollente leggermente salata; una volta al dente, spegnere, scolarlo e sciacquarlo sotto l'acqua corrente. Dopo averlo ben sgocciolato, versarlo in una ciotola insieme alla carne cotta, alle uova leggermente sbattute, il formaggio grattugiato ed un pochino di prezzemolo tritato, amalgamando bene il tutto.
- Accendere il forno e portarlo ad una temperatura di 180° con funzione statica; prendere una pirofila rettangolare di circa cm 18×25 e rivestirla di carta forno, poi ungerla con un poco di burro fuso, spennellandola in ogni angolo. Ottenere dalla pasta fillo dei fogli più o meno grandi come la teglia (lasciando sbordare anche un pochino).
- Iniziare a stenderne uno all'interno della teglia e spennellarlo col burro fuso; aggiungerne un altro e procedere allo stesso modo, poi un altro, fino a sovrapporre cinque fogli di pasta fillo, sempre spennellandoli. Riempire questa base di pasta fillo con il ripieno preparato, livellandolo ben bene, poi ricoprire con altri cinque o sei fogli, sempre spennellati di burro uno ad uno e rivoltando poi i bordi di pasta della base verso l'interno.
- Con un coltellino affilato creare un disegno di rombi sulla superficie del lakror, poi infornare a 180° per circa 15 minuti con funzione statica e gli ultimi 10 con funzione ventilata, in modo da dorare bene il tutto e rendere la pasta ben croccante. Servire il Lakror ben caldo e tagliato a quadrotti.
Note
Questo mese Miria ci mostrerà la sua ricetta delle polpette di San Paolo Apostolo, ricetta tipica di Aversa…
…mentre Monica ha realizzato di panini di Sant’Antonio, davvero deliziosi!
Come sempre, potrete visionare tutte le ricette pubblicate finora cliccando sull’immagine come quella riportata qui sopra, che trovate a lato destro del mio blog.
Grazie come sempre a tutti voi perchè seguite ed apprezzate questa nostra rubrica; noi ogni volta impariamo tante belle cose nuove, scopriamo tradizioni e ricette della nostra Italia, un grande arricchimento, importante e prezioso.
Io vi ringrazio ancora perchè inizieremo un nuovo anno dopo uno passato davvero da dimenticare….tanti sono i buoni propositi come sempre, ma uno su tutti voglio augurare in primis a me e successivamente anche a tutti voi: amiamoci, sempre e comunque.
Trovamo tempo per le nostre passioni, per far qualcosa che ci faccia stare bene e che ci dia soddisfazione: se nessuno ce la dà, prendiamocela da soli!
Ascoltiamo la nostra voce interiore, impariamo a farlo: ci porterà sicuramente verso la giusta strada.
Un abbraccio grande e….solo cose belle per ciascuno di noi!
18 commenti
Che buona deve essere questa torta rustica. Buon anno carissima.
Buon anno a te cara! Devi provare questa delizia, vedrai che ti piacerà tantissimo!
un abbraccio 🙂
Che buona Simo! Faccio spesso torte salate anche per “smaltire” quello che rimane in frigo. Questa mi pare proprio da provare!
Un abbraccio Susanna
Assolutamente sì amica mia!
Un grande abbraccio a te <3
Ma che buono questo pasticcio, da fare assolutamente, mi attira veramente!!!!
Chissà se trovo la pasta fillo senza glutine?!……. proverò a cercarla.
Tanti bacioni ed un abbraccio, ciao bella stella
Orca, sulla pasta fillo senza glutine ahimè non saprei…
Puoi ripiegare sulla pasta sfoglia senza glutine, non sarà identica, ma il ripieno godurioso rimane lo stesso 😉
Dobbiamo fare di necessità virtù!
bacione one
Mi fa pensare ad un piatto greco che ho mangiato anni fa ad Arene, era squisito !
baci
Alice
Grecia e Albania non sono lontane, comunque nella zona dei balcani molti piatti si somigliano 😉
Questo, ti posso garantire, è super!!!
Un abbraccio grandissimo
Ciao Simo, che bello questo pasticcio albanese… girando il mondo si assaggiano tante cose squisite… e si scoprono culture molto originali. Complimenti per la perfetta realizzazione. 👏 Buon inizio settimana a tutti voi. Un abbraccio grande. 🎅🎄
In questo caso io il mondo l’ho girato virtualmente 😉
Questa bella rubrica ci fa scoprire tante cose e notizie che proprio non conoscevamo!
Ti abbraccio carissima, buona serata <3
Non lo conosco, ma deve essere squisito e gustoso!
Vado dalle altre amiche del gruppo 😉 Troppo bella questa rubrica.
Un bacio
Grazie cara, stavolta questo lakror è stato apprezzatissimo da tutta la famiglia, mmmm….davvero da fare, provalci anche tu!
un bacione a te e come sempre: grazie! <3
Dev’ essere un’ autentica delizia!!Non ne avevo mai sentito parlare :-). Quindi la tradizione di nascondere un qualcosina nell’ impasto che sia di buon auspicio per chi la trova è presente anche in “portate salate” in altre parti del mondo :-).
Interessante. Grazie!
Tanti auguri di buon anno. Un abbraccio
Pensa che l’ho scoperto anche io con questa ricetta, non lo sapevo!
Grazie a te, buon anno e….se mai proverai questa delizia, fammi sapere 😉
Eccolo…ora ho capito!!! Col solo nome ero indecisa tra la versione salata e dolce! Ahahahah!!
Strabuona, solo al leggere gli ingredienti mi vien voglia di mettermi all’opera!!!
È proprio così…era un peccato chiudere tutto in un solo anno….ci sono troppe cose da dire e da scoprire!!!
Felice di proseguire il nostro cammino insieme a voi!!!
Un abbraccio e buon anno
Moni
secondo me piacerà anche ai tuoi ragazzi….provalo! Mia figlia lo ha sbranato…. 😉
Un bacione e a presto!
…e grazie di tutto…anche per me è un immenso piacere 🙂
Lo adoro Simo…il Byrek é uno Street food che mi riporta indietro nel tempo. Mi ricorda le passeggiate per le vie di Tirana con mio marito Quando ancora eravamo fidanzati. Grazie tesoro.
Mi fa piacere! Un abbraccio cara, a noi è piaciuto un sacco 🙂