Il ragù per il Santo frate Padre Pio è un condimento tradizionale per la pasta, ricco di sapore, succulento e buonissimo!
Buon mese di settembre amici ed amiche!
Come va?
Tornati dalle vacanze?
Vi siete riposati e rilassati per benino?
Io non mi posso lamentare, ho fatto due settimane, una a fine luglio ed una a metà agosto, ora sono tornata e sto affrontando dei lavori a casa, ma confido di riuscire presto a rimettermi in pista come vorrei, anzi….che dire: meglio di prima!
Nel frattempo qui i giorni passano e…in men che non si dica, è volato via anche Agosto.
Settembre è qui, e con esso, il primo del mese arriva la bella rubrica “Alla mensa coi Santi“, che come ogni volta ci arricchisce e ci dà modo di imparare a conoscere qualche altra bella tradizione Italiana legata al culto dei santi e dei patroni.
Stavolta io ho voluto realizzare una ricetta legata al ricordo di San Padre Pio, il tanto amato Santo frate di Pietralcina; una ricetta robusta, semplice e tradizionale, come solo sa essere un bel ragù.
Infatti il ragù per il Santo frate Padre Pio è ricco, saporitissimo e perfetto per condire qualsiasi tipo di pasta (lui adorava i maccheroni!).
L’ho trovata su un libro dal titolo “In cucina con i santi”, edito dalla San Paolo; esso racconta come il sontuoso condimento venne preparato per lui dal medico del convento.
Questi aveva chiesto al santo se gli piacessero i maccheroni, e, avendo avuto risposta affermativa era corso dal macellaio e poi in cucina a prepararlo.
Il solerte medico però rimase poi di stucco quando, presentato il fumante piatto al Santo frate, questi gli disse:”è troppo bello questo piatto perchè me lo mangi io. Portiamolo ai poveri, và!“
Io l’ho realizzato seguendo la ricetta alla lettera, ed era sublime.
Provatelo anche voi!
Eh sì, Padre Pio rinunciò alla bontà squisita di questo ragù, proprio per non venir meno alla sobrietà della vita religiosa.
San Benedetto da Norcia, infatti nella sua regola prescriveva:
“Due pietanze cotte, dunque, sono sufficienti per tutti i confratelli.
Qualora si avesse la possibilità di avere frutta e verdura fresca, se ne aggiunga una terza.
Di pane ne basterà una libbra abbondante al giorno. (…..)
Tutti si astengano dal mangiare carne di quadrupedi ad eccezione dei malati molto debilitati“
Devo dire che anche io francamente prediligo una cucina molto più leggera; una volta tanto però un bel ragù come questo non guasta e si può assaporare felicemente insieme ad un bel piatto di pasta, magari fresca, perchè no!
Ci tenevo a dire che ho fatto una modifica rispetto alla ricetta originale utilizzando carni macinate anzichè fatte a dadini come da ricetta originale perchè a casa mia lo preferiscono così.
Francesco Forgione nasce a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887 da due genitori contadini devoti nella preghiera e soprattutto nella recita del Santo Rosario.
Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910; i primi anni di sacerdozio sono compromessi e resi amari dalle sue pessime condizioni di salute, tanto che i superiori lo rimandano più volte a Pietrelcina, nella casa paterna, dove il clima gli è più congeniale.
Padre Pio è malato assai gravemente ai polmoni, tanto che i medici gli danno poco da vivere.
Come se non bastasse, alla malattia si vanno ad aggiungere le terribili vessazioni a cui il demonio lo sottopone, che non lasciano mai in pace il povero frate, torturato nel corpo e nello spirito.
Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale.
Un numero incalcolabile di uomini e donne infatti, dal Gargano e da altre parti dell’Italia, cominciano ad accorrere al suo confessionale, dove egli trascorre anche quattordici-sedici ore al giorno, per lavare i peccati e ricondurre le anime a Dio.
Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni.
Padre Pio viene visitato da un gran numero di medici, subendo incomprensioni e calunnie per le quali deve sottostare a infamanti ispezioni canoniche; il frate delle stimmate si dichiara “figlio dell’obbedienza” e sopporta tutto con grande pazienza. Infine, viene anche sospeso a divinis e solo dopo diversi anni, prosciolto dalle accuse calunniose, può essere reintegrato nel suo ministero sacerdotale.
La sua celletta, la numero 5, portava appeso alla porta un cartello con una celebre frase di S. Bernardo: “Maria è tutta la ragione della mia speranza”.
La Vergine Maria è il segreto della grandezza di Padre Pio, il segreto della sua santità.
A lei, nel maggio 1956, dedica la “Casa Sollievo della Sofferenza”, una delle strutture sanitarie oggi più qualificate a livello nazionale e internazionale, con 70.000 ricoveri l’anno, attrezzature modernissime e collegamenti con i principali istituti di ricerca nel mondo.
Muore il 23 settembre 1968, a 81 anni. Dichiarato venerabile nel 1997 e beatificato nel 1999, è canonizzato nel 2002.
Il suo testamento spirituale, alla fine della sua vita, fu: “Amate la Madonna e fatela amare: recitate sempre il Rosario”.
Intorno alla sua figura in questi anni si sono scritti molti fiumi di inchiostro, un incalcolabile numero di articoli e tantissimi libri. Si conta che approssimativamente sono più di 200 le biografie a lui dedicate soltanto in italiano. “Farò più rumore da morto che da vivo”, aveva pronosticato lui con la sua solita arguzia.
Viene venerato il giorno della sua morte, il 23 Settembre.
Notizie prese dal sito Santi e beati. it
Ragù per il Santo frate Padre Pio
Equipment
- Pentola in ghisa o dal fondo spesso
Ingredients
- 150 g macinato di maiale
- 150 g macinato di manzo
- 150 g macinato di agnello
- 150 g salsiccia
- 700 g passata di pomodoro
- 1 piccola cipolla bianca
- 1 spicchio d'aglio
- 1 peperoncino fresco
- 1 foglia alloro
- 1 bicchiere vino rosso
- q.b olio extravergine d'oliva
- q.b sale fino
Instructions
- In un tegame di terracotta, ghisa o comunque dal fondo spesso (io utilizzo sempre la ghisa) far soffriggere in qualche cucchiaio d'olio la cipolla finemente tritata, l'aglio e il peperoncino intero.Aggiungere le carni e lasciare rosolare a fuoco vivo per qualche minuto.
- Salare a piacere, sfumare con il vino ed eliminare il peperoncino.Aggiungere la foglia di alloro e la passata di pomodoro, mescolando bene; regolare di sale a piacere, mettere un coperchio e cuocere a fiamma bassa per circa tre ore, mescolando ogni tanto e controllando che il sugo non si asciughi troppo (nel caso aggiungere un goccio d'acqua).
- Servire caldissimo per condire pasta maccheroni oppure anche su fette abbrustolite di pane.
Notes
Nella ricetta originale gli spicchi d’aglio erano 2, ne ho usato solo uno perchè non lo gradiamo molto.
Questo mese Miria realizzerà per San Michele un pane scozzese cotto in padella, il Bannock e Monica invece il Dolce di San Michele
Come sempre questo che vedete sopra è il nostro banner; si trova a lato destro del mio blog, voi potrete cliccarci sopra per vedere tutta la raccolta delle nostre ricette.
Inoltre, ogni primo giorno del mese, la nostra rubrica arriverà puntuale da tutti voi ; come fatto finora, ognuna di noi vi parlerà di una ricetta legata ad un Santo in particolare, cercando di comporre anche un piccolo menù.
Come sempre vi ricordo anche la nostra bella mappa interattiva che potrete visionare qui
Spero di avervi deliziato con la mia ricetta di questo ottimo ragù per il Santo Frate padre Pio, e soprattutto di avervi fatto scoprire qualcosa in più relativamente alle tradizioni della nostra bella Italia.
Io come sempre vi aspetto su queste paginette pasticcione e vi dò appuntamento alla prossima idea…
Un caro saluto e a presto!
10 commenti
Ciao Simo, eh! Sono volati a tempo supersonico giugno, luglio, agosto… io a casa ma sempre in pista con la girandola di mille cose da fare… finchè la salute regge si và… Questo ragu è la fine del mondo per condire la pasta … e per una degna scarpetta non mancano i profumati filoni di pane. Una festa casereccia alla grande. 😋 Buon fine settimana a te e a tutti i tuoi cari. ❤🌷
Ciao carissima, scusami ma anche io presa da mille cose sono poco presente…è la vita!
Questo ragù è assolutamente da provare…il colesterolo non ringrazierà ma vabbè, come dico sempre una volta tanto si può peccare 😉
Sono contenta di sapere che stai bene <3
Ti abbraccio e buona notte 🙂
Ben trovata, Simona!
Sono contenta che le vacanze ti abbiano ritemprato :-). Sono finite anche per me e devo dire che sono scorse con la giusta velocità e sono servite sia a LoveOfMyLife che a me per staccare come si deve :-).
Accipicchia! Chissà che scarpette meravigliose con questo sugo…………….!!!
Scarpette a gogo con questo ragù, altrochè…
…bentornata, son felice che ti sia riposata a dovere…ora si riparte con la giusta carica!
Un grande abbraccio
Caspita, io lo mangerei a cucchiaiate :))
Bellissima ricetta.
Sono rimasta a casa, però ho staccato la spina dal blog, dai social, da tutto, solo qualche giretto ogni tanto. Diciamo che mi sono “disintossicata” 😉
Buona settimana e buon mese di settembre
Io ci ho fatto scarpetta anche con il pane tostato!
Una bontà unica….
P.s: io non ho acceso il pc per moooolto tempo, sai?! E sono stata così bene, ma così bene…
Sto rivalutando le mie priorità.
Buon settembre anche a te, un bacione
Semplicemente meraviglioso tutto: il ragù, la storia che nasconde e la figura di San Padre Pio che amo molto.. Che bello simo…posso solo immaginare il profumo durante la cottura…
Un abbraccio grande
Moni
P.S.
Ahimè anche qui ferie finite, come ogni estate è stata anche questa troppo breve!!!
Il profumo ha invaso casa, credimi, uno spettacolo. Un sapore, poi….
Molto ricco, un piatto per le occasioni particolari, ma va provato, oh sì.
Un abbraccio e….mettiamoci in pista ahimè!
Bellissimo post Simo! Padre Pio non si smentiva mai …Sempre generoso e pronto a sacrificarsi per i poveri! È una figura che amo tanto! Proverò questo ragù speciale!
Baci e buon weekend amica,
Mary
Proprio così amica mia, un Santo davvero speciale…
Provalo e poi mi dirai 😉
Un bacione grande e buon fine settimana <3