I mochi dolcetti per il tè giapponesi, sono di forma tondeggiante, a base di farina di riso glutinoso con un ripieno di marmellata di azuki
Buon anno amici ed amiche, rieccomi qui con una bella ricettina realizzata per la rubrica “Biscotti dal mondo“, come sempre puntuale ogni giorno 10 del mese.
Questa volta vi porto in Giappone con dei dolcetti speciali, realizzati con ingredienti per me abbastanza insoliti, ma che comunque mi sono piaciuti: i mochi.
I mochi dolcetti per il tè giapponesi, sono infatti dei piccoli bocconcini gelatinosi dall’interno ricco di un ripieno a base di fagioli azuki.
Una ricetta questa davvero insolita per i miei standard; mi sono però voluta mettere alla prova, anche con l’aiuto di mia figlia che è invece molto attratta da questo tipo di cucina.
Gli ingredienti me li ha reperiti lei a Milano, andando in una delle zone dove si trovano tutti questi negozi di cibo ed alimenti orientali (io non avrei saputo dove trovarli, se non al limite in rete).
E così, un bel pomeriggio di qualche settimana fa ci siamo cimentate ed eccoli qui i nostri piccoli mochi cicciotti e golosi!
La ricetta l’ho presa dal libro di Csaba dalla Zorza “Tea time“; in realtà lei li chiama Wagashi, ma eravamo dubbiose mia figlia ed io…
Infatti, lei che spesso mangia sushi e pasteggia in localini di cucina orientale, era convintissima che si chiamassero mochi; mi sono voluta documentare e devo dire che aveva ragione.
I wagashi, sono dei dolcetti a base di farina di riso glutinoso serviti alla cerimonia del tè insieme al tè verde; le tipologie di wagashi sono davvero tantissime ed i mochi sono proprio una di queste.
Ammetto che se non ci fosse stata lei, forse avrei cambiato ricetta, ma è stato bello anche mettersi alla prova e sfidare i propri limiti per ottenere qualcosa di diverso e un po’ fuori dai propri schemi!
Non lo pensate anche voi?!
La cerimonia del tè in Giappone è un rito antichissimo; oltre al piacere di bere dell’ottimo tè, ha anche una connotazione spirituale, legata alla contemplazione, meditazione e introspezione.
Praticamente è una ricerca di purificazione del proprio spirito e della propria essenzialità; questo rito infatti si svolge in una piccola stanza, con arredamento quasi inesistente proprio a voler richiamare l’abbandono terreno di ogni superfluo.
Ogni elemento della stanza si fonde in sintonia con l’ambiente circostante e con coloro che prendono parte alla cerimonia.
La luce è delicata e soffusa, regna il silenzio e l’atmosfera che viene a crearsi è molto particolare ed unica.
Vengono serviti proprio qui i wagashi ( e in questo caso proprio i mochi), realizzati con ingredienti completamente naturali e tipici del Giappone…
Il loro gusto e profumo non sono invadenti, quindi perfetti per accordarsi ed esaltare i tè che li accompagnano.
Spesso alcuni tipi di wagashi sono decorati quasi come piccole forme d’arte, colorati (sempre con sostanze naturali!); insomma, un piacere per occhi e palato.
Mochi dolcetti per il tè giapponesi
Ingredients
- 200 g farina di riso glutinoso
- 200 ml acqua minerale naturale
- 50 g zucchero più due cucchiai
- q.b zucchero a velo
- 1 confezione confettura di azuki per il ripieno
Instructions
- Setacciare farina di riso e zucchero in una casseruolina, poi aggiungere l'acqua mescolando con una frusta.Accendere la fiamma a livello medio, mescolando con una spatola in silicone fino a quando si otterrà una palla appiccicosa ed abbastanza soda, comunque malleabile.Fare attenzione: la fiamma non deve essere troppo alta altrimenti la pasta diventerebbe gialla.
- A questo punto levare dal fuoco e far raffreddare, mescolando di tanto in tanto.Una volta intiepidito il tutto, stendere la pasta su una spianatoia cosparsa di zucchero a velo; ottenere cinque pallineed iniziare a stenderle ciascuna con un mattarello, dando il più possibile una forma tondeggiante.
- Aprire la confezione di confettura di azuki e con le mani leggermente inumidite formare cinque palline della dimensione di una piccola noce; posizionarle al centro di ogni cerchio di impasto bianco, quindi ripiegarelo su sè stesso, coprendo il ripieno di azuki e mettendo la parte di chiusura di sotto.Rotolare ogni mochi così formato in abbondante zucchero a velo e posizionarli poi dentro a dei pirottini (i miei erano in silicone).
Notes
Ricetta presa dal libro Tea time di Csaba dalla Zorza
Non saranno perfetti, perdonatemi ma la prossima volta mi verranno sicuramente meglio!
Buoni però lo erano, e ringrazio Csaba per la ricetta assolutamente azzeccata.
Questo mese le amiche che come me partecipano a questa bella iniziativa, ci porteranno rispettivamente, oltre a me che vi porto in Giappone…
Imma in Inghilterra con i biscotti custard cream
Alida in Romania con i Cornulete romanesti
Miria in Nigeria con i Shuku Shuku – Biscotti al cocco
Consuelo in Senegal con i Cinq Centimes
Questo è il nostro banner e, cliccandoci sopra troverete tutte le proposte realizzate finora….
Inoltre sotto potrete vedere la bellissima mappa interattiva che abbiamo realizzato: cliccateci sopra e scoprirete com’è bello navigare con i biscotti dal mondo!
Spero che anche stavolta le nostre proposte siano state di vostro gradimento, soprattutto vi siano piaciuti i miei Mochi dolcetti per il tè giapponesi, e vi aspetto come sempre su queste paginette pasticcione.
Un grande abbraccio e….alla prossima!
10 commenti
Sarei stata davvero curiosa di vedere l’interno…hanno un aspetto molto invitante ed il sapore deve essere unico!
Complimenti Simo, hai sempre delle proposte molto interessanti e le foto parlano da sole!!!
Ecco, ho fatto le foto un po’ di fretta e non ho fatto quella dell’interno, ma compare una pallina rossa, il cuore fatto di confettura di azuki.
Grazie mille amica mia, anche tu sei sempre troppo brava!
Ne ho sentito parlare ma non li ho mai assaggiati. Mi incuriosiscono tantissimo, anche perchè amo la confettura di fagioli azuki. A giudicare dagli ingredienti non dovrebbero essere molto dolci
Mia figlia impazzisce per queste cose…io un po’meno.
Ma ogni tanto è bello anche mettersi alla prova 😉
Non sono dolcissimi in effetti…la consistenza non mi fa impazzire, ma questo è un mio gusto personale!
Bacio grande
Ciao Simo, come è bello quando le figlie spingono per far raccogliere le sfide alle mamme, aprendo alle usanze di paesi lontani. Aury è davvero una persona di cui essere molto orgogliosi. 👏👏👏 I mochi che avete realizzato sono carinissimi, ne immagino la golosità gustati con il rito del tè. Auguro a tutti voi un Anno Buono. E aggiungo un forte in bocca al lupo per realizzare i vostri sogni. Un abbraccio spaziale. 💝🐶
Grazie amica cara, è anche un modo fra noi per condividere qualcosa insieme!
Poi le preferenze generazionali possono essere diverse…io rimango comunque sempre affezionatissima alla cara vecchia crostata, ad esempio…rimango sempre una pasticciona vecchio stampo, ahahahahah!
Un bacio grande <3 e buon anno anche a te, pieno di cose belle e positive
Per me sono una piacevole scoperta, perchè non li conoscevo e li trovo davvero deliziosi.
Che bello avere una figlia che condivide la tua passione e ti aiuta nella ricerca degli ingredienti e nella realizzazione dei piatti 🙂
Un abbraccio a te e alla tua ragazza!
E’ stata una scoperta anche per me, e devo dire che sono piacevolmente golosi.
Un abbraccio carissima e grazie <3
Sono venuti benissimo e devo dire che siamo fortunate ad avere delle figlie che vanno oltre al solito biscotto o alla solita cucina
Spesso sono le mie figlie che mi mettono alla prova con. Qualche ricetta orientale
Questi biscotti li proverò.
Amo la vostra rubrica a presto Veronica
Esattamente la stessa cosa!
Sapessi mia figlia come è brava a fare ricette indiane o i noodles in vari modi….c’è sempre da imparare, anche da loro 😉
Un abbraccione e buona giornata