Le Rosquillas de San Isidro sono delle ciambelline profumate all’anice tipiche di Madrid in Spagna, realizzate per la festa del patrono, che si festeggia a maggio.
Buongiorno e buon lunedì amici ed amiche di Instagram, come state?
Qui tutto procede bene, si va sempre di corsa e che dire?! I giorni volano.
…ma volano davvero!
In un battibaleno siamo già al dieci di ottobre ed eccomi qui con la mia proposta “biscottosa” realizzata per la rubrica “Biscotti dal mondo“.
Questo mese vi porto in Spagna e vi parlo di queste Rosquillas de San Isidro, delle ciambelline tipiche di Madrid realizzate in onore di San Isidro (da noi San Isidoro) che si festeggia a maggio.
Questi dolcetti facilissimi da fare e profumati all’anice, sono fra i prodotti gastronomici più famosi di questa città; ce ne sono diverse versioni, anche glassate: io ho preferito replicare quella base.
Infatti esistono quattro tipi di Rosquillas; le più comuni sono la Tontàs e la Lìstas.
Le prime sono quelle senza glassa (le mie) e si pensa risalgano al Medioevo; le seconde invece sono glassate con zucchero e limone, dal colorito giallino.
Esistono poi le Rosquillas de Santa Clara, realizzate dalle monache Clarisse, fatte di meringa bianca e secca…
Ed infine quelle dette francesi create per la Regina Barbara di Braganza, a base di mandorle tritate.
San Isidro è il patrono di Madrid, per questo viene festeggiato così solennemente; è proprio sentita perciò la tradizione di mangiare questi dolcetti nel periodo che va dall’1 al 15 maggio, giorno della festa.
In questi giorni in tutta la città si danza, si mangia e si beve, con festeggiamenti fra il sacro e il profano; famosissima è il chotis, un tipo di musica danzata dai chulapos e chulapas (QUI vi spiego chi sono)
Se a Madrid è un classico mangiare queste ciambelline durante le feste di San Isidro, forse è ‘colpa’ di Tía Javiera.
Un personaggio questo che potrebbe essere esistito, forse no, ma che oggi fa parte dell’immaginario popolare di Madrid.
Dicono che Tìa Javiera provenisse da Fuenlabrada o forse da Villarejo de Salvanés, entrambi paesi con una grande tradizione di Rosquillas.
Venne a Madrid nel XIX secolo per vendere i suoi dolci in occasione del pellegrinaggio che già si teneva nel prato di San Isidro, in onore del santo appunto Patrono della città.
Le sue ciambelline erano speciali; non avevano zucchero nell’impasto, ma il Brandy, e venivano poi imbevute in uno sciroppo, lasciate asciugare ed infilate con uno spago di canapa.
Io ho seguito la ricetta presa da questo sito, ma poi ho cambiato la dose degli ingredienti in corso d’opera, perchè non erano molto ben specificati (soprattutto le dosi del liquore all’anice!).
Rosquillas de San Isidro
Equipment
- forno
- fruste elettriche
Ingredients
- 400 g farina 00
- 100 g zucchero
- 65 ml liquore all'anice
- 4 uova
- 6 cucchiai olio extravergine d'oliva
- 1/2 cucchiaino lievito in polvere
- 1 cucchiaino semi di anice
- 1 limone non trattato
Instructions
- Lavare bene bene il limone, asciugarlo e prenderne la buccia ottenendola con un pelapatate (evitando la parte bianca)Versare sei cucchiai di olio in una padella antiaderente e mettere sul fuoco; appena inizia a scaldarsi unire la scorza del limone e abbassare la fiamma.Lasciar cuocere a fuoco bassissimo per circa 10 minuti.
- Trascorso questo tempo, spegnere il fuoco e togliere la buccia di limone; lasciar raffreddare l'olio e mettere da parte.In un altro pentolino antiaderente mettere i semi d'anice a tostare per alcuni minuti su fiamma media, muovendoli di tanto in tanto; quindi poi pestarli nel mortaio per ottenere una polvere.
- Sbattere con la frusta elettrica tre uova con lo zucchero, ottenendo un composto spumoso. Aggiungere l'olio raffreddato, i semi di anice polverizzati, il liquore e la farina addizionata del lievito, poco alla volta, a questo punto amalgamando prima con un cucchiaio di legno poi con le mani, per ottenere un composto simile ad una frolla morbida.
- Formare una palla, coprire la ciotola con canovaccio o pellicola e mettere in frigo a riposare per circa 1 ora.Trascorso questo tempo, accendere il forno e portarlo ad una temperatura di 180°con funzione statica.
- Dividere la pasta in 15 parti, formando con ciascuna di esse una pallina piuttosto regolare.Schiacciare leggermente ogni pallina e fare un buco nel centro con un dito, formando una ciambellina cicciottella; adagiarle poi tutte su un paio di teglie ricoperte con carta forno abbastanza distanziate fra loro.
- Sbattere l'uovo rimanente e con un pennello da pasticceria spennellare tutte le ciambelline in superficie; infornare e cuocere per circa 20-25 minuti con modalità statica a 180° (devono dorarsi ben bene) Una volta cotte le ciambelline, estrarre la prima teglia dal forno e cuocere l'altra.Lasciar raffreddare completamente le Rosquillas prima di degustarle o conservarle in un contenitore ermetico ben chiuso.
Notes
- La ricetta prevedeva di usare il liquore anisetta, io avevo un liquore all’anice ed ho usato quello.
- E’ possibile usare anche la Sambuca
- Le ciambelline si conservano per lungo tempo (anche più di dieci giorni) se tenute in una scatola ermetica ben chiusa al riparo dall’umidità.
- Ricetta presa da questo sito, ma da me modificata nelle dosi
Questo mese le amiche che con me collaborano a questa bella rubrica ci portano rispettivamente in:
Alida in Canada con i biscotti Empire cookies
Miria in Messico con le Galletas de Pan de Muerto
Imma in Marocco con i Ghoriba
Lucia in Irlanda con gli Irish shortbread cookies
…e per la prima volta con noi in questa rubrica, Maria che ci porta in Grecia con gli Amygdalota
Infine ci sono io con le mie Rosquillas de San Isidro, che spero vi siano piaciute!
Questo che vedete sopra è il nostro banner che trovate nel ,mio blog qui a lato destro; cliccandoci trovate tutte le idee pubblicate finora!
Inoltre come sempre vi lascio la bellissima mappa interattiva che potrete visionare per vedere le varie proposte del mondo realizzate finora 😉
Che dirvi d’altro?!
Spero come sempre di avervi incuriosito con questa dolce ed interessante ricetta…
Provatele quindi queste Rosquillas de San Isidro, poi mi direte 😉
Spero vi sia piaciuta anche la loro storia; queste rubriche aprono sempre un mondo ed arricchiscono per prime noi blogger che cerchiamo le proposte golose ogni mese per voi!
Buonissima giornata, buona settimana e a presto.
4 commenti
Certo che le provo, mi hai incuriosito molto. Grazie anche per il post, sempre notizie dettagliate e precise. Bravissima! Un abbraccio
Grazie di cuore amica! Sono profumatissime!
Un abbraccio
Sei bravissima, lo sai? Tutta una ricerca per lasciarci queste informazioni che non conoscevo.E’ sempre interessante capire il senso e le usanze legate al cibo, si scoprono sempre storie interessanti, come queste belle ciambelline all’anice. Buon pomeriggio Simo, un abbraccio
Proprio così, hai proprio capito che dietro a tutto ciò c’è un enorme lavoro di ricerca, sperimentazione e tanta voglia di imparare e conoscere vecchie e nuove tradizioni <3
Un abbraccio grande grande a te cara