Risotto al gorgonzola Dop con noci e mirtilli

Il Risotto al gorgonzola Dop con noci e mirtilli è un primo piatto tipico lombardo, da me rivisitato, semplice ma ricco di sapore

Buongiorno amiche ed amici, spero stiate tutti bene…
Finalmente, con immenso piacere e gioia, eccomi a presentarvi un piatto con il re dei formaggi Lombardi per eccellenza: lui, il Gorgonzola!
Parliamo della rubrica “L’Italia nel piatto”…
Il tema di questo mese infatti è proprio quello che prevede l’utilizzo di ingredienti Km 0 o DOP /DOCG /PAT/IGP – presidio Slow food – che caratterizzano la propria regione di appartenenza.
Io ovviamente, da amante del formaggio quale sono, ho proprio voluto impiegare lui, il re dei formaggi di Lombardia, Il Gorgonzola DOP.
E’ un formaggio che può piacere o essere detestato: io ne vado matta e trovo che sia caratterizzante in tantissimi piatti della cucina Lombarda ed Italiana in generale.
Più sotto ve ne parlerò in maniera specifica…
Intanto vi voglio spiegare come l’ho impiegato, in questo risotto che è un po’ un classico della cucina del nord, ma con un tocco di novità, dato dai mirtilli.
Infatti in questo Risotto al Gorgonzola DOP con noci e mirtilli, la nota acidula data da questi piccoli frutti di bosco, va a creare un contrasto speciale con il sapore del gorgonzola.
La noce gli dà quel tocco croccante che ci sta molto bene e alla fine, anche qualche fogliolina di timo fresco spolverizzata qua e là, lo completa egregiamente.
Trovo questo risotto un primo piatto classico ma nello stesso tempo fresco e nuovo; da provare assolutamente!
Ci tengo anche a precisare che ho impiegato un riso Arborio a Km.0 che acquisto in una cascina delle mie zone, l’Azienda Agricola Pasini, perfetto per i risotti.

Parliamo quindi di questo formaggio speciale…
Chi non ha mai sentito parlare del Gorgonzola?! Credo pochissime persone!
E’ un formaggio grasso erborinato che può essere a pasta molle o semi dura, tipicamente prodotto in Lombardia ed anche in alcune zone del Piemonte.
La crosta è rugosa, umida, con presenza di muffe dal colore paglierino carico tendente al rosso-arancio.
In base alla lunghezza della stagionatura, viene definito dolce o piccante; il dolce è meno erborinato ed è più morbido, il piccante è più duro come consistenza, con più muffe e dal sapore più deciso.
Nella tipologia Dolce la pasta è cremosa, di colore bianco o avorio con le classiche striature verdi-blu; nella tipologia Piccante, la pasta è friabile, a volte gessata, di colore avorio con fitte striature blu-verdi.
Si produce con il latte di vacca pastorizzato dove vengono inoculate spore di Penicillium Roqueforti e fermenti lattici. Successivamente le forme vengono forate e messe a stagionare (circa 50 giorni per la tipologia dolce e non meno di 80 giorni per la versione piccante).
L’aria, entrando attraverso i fori in contatto con la pasta, crea le tipiche muffe.

E’ uno dei formaggi più antichi e fra i primi ad aver ottenuto il riconoscimento D.O.P.
Si racconta che il Gorgonzola sia stato prodotto per la prima volta nell’anno di grazia ‘870 alle porte di Milano, nell’omonima città, al tempo riconosciuta come importante centro di scambi commerciali.
Si dice anche che sia stato prodotto per sbaglio da un giovanotto distratto che, per correre dall’amata, lasciò la cagliata fresca appesa a un gancio in una cantina umida.
Il giorno seguente, per riparare all’errore, aggiunse la cagliata fresca del mattino; assaggiandolo il formaggio ottenuto, lo trovò ottimo, tanto da ripeterlo ancora.
Da sempre è chiamato “stracchino verde” e, per la necessità di distinguerlo e valorizzarne l’origine, porta il nome della città di Gorgonzola, tutt’oggi l’epicentro produttivo.
Secondo altre voci, la nascita di questo formaggio ebbe luogo a Pasturo nella Valsassina, grande centro caseario da secoli. Grazie alla presenza di quelle ottime grotte naturali la cui temperatura media è costante tra i 6°C ed i 12°C si consente, pertanto, la perfetta riuscita del Gorgonzola, così come di vari altri formaggi.
Io, tempo fa sono stata proprio in Valsassina nello stabilimento Mauri Formaggi, ed ho seguito tutte le fasi di realizzazione di questo formaggio meraviglioso, insieme al taleggio.
Ho anche potuto vedere le grotte nella montagna dove il gorgonzola viene messo a stagionare: se volete vedere il mio post fatto ai tempi, lo trovate qui:
LA MIA VISITA ALLO STABILIMENTO MAURI FORMAGGI

Trovate tante info sul Gorgonzola cliccando qui:
FORMAGGIO.it
GORGONZOLA.Com

Qualche ricetta col Gorgonzola sul mio blog?
Questi bigoli freschi alle zucchine e gorgonzola, con nocciole croccanti
O ancora questa insalata ai cinque cereali con gorgonzola, fichi e rosmarino
O un altro “classicone”, il risotto alla zucca, gorgonzola e rosmarino, erba aromatica che con lo “zola” sta benissimo!

Risotto al Gorgonzola DOP con noci e mirtilli

Simona Milani

Il Risotto al gorgonzola Dop con noci e mirtilli è un primo piatto tipico lombardo, da me rivisitato, semplice ma ricco di sapore

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Prep Time 10 minutes mins

Cook Time 15 minutes mins

Course Portata principale, primo piatto

Cuisine facile, lombarda, tradizionale

Servings 4 persone

Equipment

• pentola dal fondo spesso

Ingredients

  

• 1 scalogno
• 1 litro circa brodo vegetale leggero
• 300 g Riso Arborio o Carnaroli
• 200 g gorgonzola DOP dolce
• 1/2 vaschetta mirtilli freschi
• 12 noci
• q.b sale e pepe nero
• q.b olio extravergine d'oliva
• 2 rametti timo fresco
• 1/2 bicchiere vino bianco secco

Instructions

 

• Tritare finemente lo scalogno e farlo appassire con un po' d'olio in una pentola dal fondo spesso; unire il riso e tostarlo per alcuni minuti, rendendolo bello lucido.

  Sfumare poi col vino bianco a fiamma vivace per far evaporare l'alcool, poi iniziare ad aggiungere brodo bollente, un mestolo alla volta e cuocere pian piano, sempre mescolando.
• Mentre il riso cuoce, lavare il timo ed asciugarlo con carta cucina; ottenere i gherigli dalle noci e spezzettarli grossolanamente.

  Lavare ed asciugare i mirtilli; fare il gorgonzola a tocchetti.
• Dopo circa dieci minuti di cottura, aggiungere al risotto i gherigli di noce e il gorgonzola, mescolando e amalgamando per ancora cinque minuti (il risotto deve diventare bello cremoso), poi salando e pepando a piacere ( io non ho quasi aggiunto sale perché il gorgonzola è già sapido di suo).

  Una volta giunto a cottura, spegnere la fiamma ed aggiungere i mirtilli al risotto, mescolando bene; mantecare con una noce di burro, poi mettere il coperchio e farlo riposare qualche minuto coperto a fiamma spenta .
• Impiattare il risotto decorando la superficie con qualche mirtillo fresco, qualche gheriglio di noce a piacere ed una spolverata di foglioline di timo fresco.

  Servire caldissimo.

Notes

• Questa è una mia personale rivisitazione del classico risotto gorgonzola e noci
• Io ho usato gorgonzola dolce ed è rimasto molto cremoso e dal tono meno forte, se lo volete più saporito, utilizzate quello piccante.

Keyword gorgonzola, mirtilli, noci, risotto

Altre ricette tipiche lombarde che potrete trovare sul mio blog?
Cliccate QUI!

Il tema di questo mese, per la rubrica de L’Italia nel piatto, è: ingredienti Km 0 o DOP /DOCG /PAT/IGP – presidio Slow food – che caratterizzano la propria regione di appartenenza
Io, per la Lombardia ho preparato il Risotto al Gorgonzola DOP con noci e mirtilli; qui sotto vedrete le altre proposte, una per ciascuna regione, scritte da tutte le altre blogger partecipanti.

Valle d’Aosta –
Piemonte – Tiramisù al Vermouth
Liguria – zuppa di zucchine trombetta
Trentino Alto Adige – Trota Salmonata affumicata su rondelle di canederli con nastri di zucchine
Veneto – Pesche di Verona IGP sciroppate
Friuli Venezia Giulia – Pasta e fagioli di San Quirino
Emilia Romagna – La Rosa di Parma
Toscana – Segato di carciofi e pecorino
Umbria – Biscotti con farina di roveja e confettura
Marche – Galette Bretonne con Casciotta d’Urbino DOP
Lazio – Spaghetti con le telline
Abruzzo – Ravioli con ripieno di patate e pecorino
Molise – Spaghetti con la mollica di San Giuseppe
Campania – Pasta di Gragnano IGP con pomodorino giallo campano, carciofini viola e filetti di triglia
Puglia – Carote di Polignano PAT sott’olio
Basilicata – Peperoni cruschi di Senise IGP fritti
Calabria – Bucconotti calabresi con marmellata di cedro Dop
Sicilia – Galette all’origano con Pomodori di Pachino IGP
Sardegna – Filetto verso Sa Pompia

Ringrazio le ragazze che mi hanno accolta con piacere nel gruppo, ringrazio voi che mi seguite sempre con affetto e vi ricordo anche la mia pagina Pinterest, Facebook e Istagram!
Qui invece la pagina Facebook e qui la pagina Instagram de “L’Italia nel piatto”, dove potrete vedere tutte le belle proposte che ogni mese vi raccontiamo 

Ora vi saluto e a presto, con nuove idee e ricette pasticcione!
Un abbraccio