I Puoti di Santa Lucia sono dei dolci tipici di Villafranca, nel Veronese, a forma di bambolotti, dei quali si parla in un’antica leggenda.
Buongiorno amici ed amiche, come state?!
In un battibaleno eccoci arrivati a dicembre…il mese del Natale, delle luci sfavillanti, delle feste, degli abeti, dei mille colori…
Il mese delle tradizioni…si, una di queste è proprio quella della quale vi voglio parlare oggi in questo post, per la rubrica “Alla mensa coi Santi“.
Santa Lucia in tante regioni d’Italia è una festa molto sentita, addirittura più importante del Natale stesso; si festeggia il giorno 13 di dicembre e le tradizioni ad essa legata sono molteplici.
Dove si festeggia Santa Lucia in Italia?
Questa Santa viene celebrata in tutta Italia e con particolare devozione in Sicilia, a Siracusa poi anche in Lombardia, soprattutto nelle provincie di Mantova, Brescia e Bergamo.
Anche in Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige è di solito usanza festeggiarla…
Il suo nome deriva dalla parola latina “lux” che significa luce; si collega infatti con questo elemento e con le giornate che crescono più a lungo dopo il solstizio d’Inverno.
In Svezia e in Norvegia poi, il giorno di Santa Lucia segna l’inizio del periodo di Natale; in questa ricetta ed anche in quest’altra preparazione, ho parlato abbondantemente delle tradizioni di quei luoghi.
Un famoso proverbio popolare recita “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”….
In realtà questo accadeva un tempo, quando la Santa era venerata proprio in corrispondenza del solstizio d’inverno.
Per consentire l’allineamento al calendario gregoriano, 440 anni fa furono cancellati i giorni dal 6 al 15 ottobre, spostando così il giorno dedicato a Santa Lucia a una decina di giorni prima del solstizio.
Ecco spiegato il motivo per cui il famoso detto popolare racchiude una mezza verità, definendo questa giornata la più corta dell’anno, come appunto era fino al 1582.
Sebbene oggi questo non sia più il giorno più corto dell’anno, la leggenda di Santa Lucia rimane legata alla Luce, ovvero a quell’elemento che più manca nel solstizio d’inverno e nei giorni precedenti.
In Italia, nelle città in cui si festeggia la giovane martire, i bambini sono soliti scrivere una letterina a Santa Lucia, chiedendole doni ed elencando le loro buone azioni.
La leggenda vuole che – nella notte tra il 12 e il 13 dicembre – la Santa arrivi in groppa al suo asinello, per lasciare ai bambini più meritevoli i suoi regali.
Lungo le strade non mancano ciotole di latte e carote, che i più piccoli lasciano perché l’asinello di Santa Lucia possa rifocillarsi.
La mia ricetta è originaria di Quaderni, frazione di Villafranca di Verona; i Puoti di Santa Lucia sono dei “bambolotti”di una pasta simil frolla, diversi invece dai Puoti della Lessinia.
La Lessinia è una zona montana del veronese e qui, questi “bambolotti” dolci, sono a base di pasta brioche; la ricetta è sconosciuta ai più, ma esiste una leggenda che racconta la loro storia.
La leggenda narra che Santa Lucia sia comparsa sotto le sembianze di un’anziana signora ad una famiglia di Badia Calavena una sera d’inverno che pioveva fitto.
Per fortuna la famiglia diede ospitalità all’anziana, dividendo con lei quel poco che c’era da mangiare ed un posto caldo.
Era la notte del 12 dicembre e i bambini erano in attesa dell’arrivo di Santa Lucia sperando di ricevere molti doni e dolci.
Purtroppo la famiglia era povera e non poteva permetterseli…
La vecchietta si mise allora ad impastare, con i pochi ingredienti trovati in dispensa, dei dolci che accontentarono i fanciulli.
Diede loro la forma di bambolotti così che i bambini al risveglio trovarono sia il regalo con cui giocare, ed anche il biscotto da mangiare.
La vera magia fu trovare al mattino la tavola imbandita e piena di dolci mentre l’anziana signora riprendeva la sua strada.
Ancor oggi, panifici e pasticcerie preparano a Badia Calavena e sui Monti Lessini questi dolci tipici per la festa di Santa Lucia, apprezzati non solo dai bambini ma anche dagli adulti.
La mia versione di Puoti però è quella, come dicevo, di Quaderni di Villafranca: non sono a base di pasta lievitata, ma simili a delle frolle; la mia ricetta proviene dal libro “I dolci delle feste” edito da Slow Food.
Ho realizzato i Puoti di Santa Lucia riprendendo la forma dall’immagine del libro, ma ho visto che in rete ce ne sono un sacco, anche con granella di zucchero…
Spero a modo mio, di aver onorato al meglio questa tradizione con la ricetta che ora vi mostro qui sotto.
Ho fatto una fatica a fotografarli, non mi piaceva nessuna delle mie foto, pazienza, accontentatevi di queste, ehehehe!
Puoti di Santa Lucia
Equipment
- forno
Ingredients
- 500 g farina 00
- 8 g lievito per dolci
- 2 uova medie
- 200 g zucchero
- 1 limone non trattato
- 1 cucchiaino estratto di vaniglia
- 100 g burro
- q.b latte
Instructions
- In una capiente ciotola miscelare la farina con lo zucchero ed il lievito; unire la scorza del limone finemente grattugiata ed anche la vaniglia.Aggiungere le uova leggermente sbattute ed il burro a tocchetti.
- Impastare con le mani, e, se necessario, unire anche qualche goccio di latte.Si dovrà ottenere un composto omogeneo simile ad una frolla; avvolgerlo in pellicola alimentare e far riposare in frigo per una mezz'ora circa.
- Una volta trascorso questo tempo, riprendere l'impasto, fare 16 rotolini spessi un dito e lunghi circa 20 cm; fare anche otto palline del diametro di 3-4 cm per creare la testolina dei Puoti.Intrecciare i rotolini a due a due per creare il corpo dei Puoti, con le estremità a fare le braccia e le gambe; unire poi in alto la pallina che sarà la testolina.
- Disporre i pupazzetti così formati su una teglia ( o anche due) rivestita di carta forno, distanziandoli bene fra di loro.Spennellarli con latte e decorarli o con granella di zucchero, o con codette colorate, stelline etc…Io ho fatto gli occhietti con due gocce di cioccolato fondente.
- Infornare i Puoti in forno pre- riscaldato a 180°per 15 minuti (anche 20 a seconda della loro grandezza) si devono dorare ma non troppo.Una volta cotti, sfornare la teglia e lasciarli completamente raffreddare prima di sformarli e gustarli!
Notes
- Si conservano anche per una settimana dentro ad un contenitore ermetico ben chiuso al riparo dall’umidità.
- Si possono anche decorare solo con granella di zucchero
- Ricetta presa dal libro di Slow food “I Dolci delle feste”
Purtroppo questa sarà l’ultima uscita della rubrica…eh si, dopo diversi anni è giunto il momento di passare ad altro, esplorare nuovi percorsi.
E’ stato bello collaborare con le amiche Monica e Miria, si sono create un’amicizia ed una empatia davvero pazzesche, tanto che stiamo ancora insieme nella rubrica “Fruttando con erbe e spezie”.
Ringrazio davvero tutte le persone che in questi anni ci hanno seguito e supportato con affetto e con interesse; grazie, grazie davvero di cuore!
Vogliamo però lasciarvi un piccolo regalo di saluto…
Ecco due nuovi ebook, dedicati ai pani devozionali, questa volta sono quelli dolci!!
Come sempre ci abbiamo lavorato con grande impegno, speriamo davvero che vi piacciano!
Per sfogliarle la prima parte cliccate qui su: PANI DEVOZIONALI DOLCI PARTE 1
Qui invece potete sfogliare la seconda parte: PANI DEVOZIONALI DOLCI PARTE 2
Questo mese, le amiche che partecipano con me a questa bella raccolta hanno realizzato rispettivamente:
Miria la Ciambella all’anice per Santa Lucia, tipica marchigiana.
Monica invece ha fatto il pandolce genovese basso con zucca, castagne e cioccolato, per Natale.
Io nel tempo ho realizzato altre bellissime ricette per la Santa della Luce (fra l’altro le trovate anche nell’ebook…)
Una è quella dei Lussekatter Svedesi per Santa Lucia
E l’altra quella della Corona intrecciata di Santa Lucia
Come sempre questo che vedete sotto è il nostro banner; si trova a lato destro del mio blog, voi potrete cliccarci sopra per vedere tutta la raccolta delle nostre ricette.
Qui sotto invece la bellissima mappa interattiva
Tutte le informazioni in merito a questo post sono tratte dal web, da Wikipedia ed in particolare da questo sito: Sillaepepe.it –
Ora vi saluto, come sempre vi ringrazio e vi do appuntamento anche sui miei canali social Pinterest, Facebook e Istagram!
Un like ed un seguimi sono sempre apprezzatissimi, grazie di cuore!
Non dimenticate anche il mio canale You tube dove chiacchiero delle mie passioni!
Spero che i miei Puoti di Santa Lucia vi siano piaciuti, e…
Alla prossima ricetta!
2 commenti
Sono carinissimi e sicuramente anche buonissimi, grazie per aver condiviso con me questi 4 anni di rubrica.
Un abbraccio
Grazie a te per tutto quello che hai fatto per lei….io in confronto, non ho fatto quasi nulla.
Partecipare è stato meraviglioso, rifarei tutto!
Ti abbraccio anch’io amica mia