I bruscitt col purè ricetta della nonna Gina, sono super saporiti: sono fatti con carne di manzo macinata e cotta lentamente in un sughetto; possono essere accompagnati dal purè o anche, molto spesso, dalla polenta.
Buongiorno amici ed amiche e buon anno nuovo!
Avete trascorso una buona fine?! Ed io vi auguro un buon inizio!
Auguro a voi tutti un anno pieno di cose belle, di salute, serenità e di desideri avverati.
Che altro dire?!
Dire che è con piacere che mi appresto a scrivere questo post, oggi…
Un post che è un ricordo bellissimo dedicato alla mia adorata nonna Gina.
Sì, perché per la Rubrica de L’Italia nel piatto, il tema di questo mese è proprio: “Una ricetta dedicata ai nonni”.
Nonna Gina, ne ho ampiamente parlato in tantissimi post ed anche nel mio ebook (per chi non lo conoscesse può acquistarlo QUI) non era una maga in cucina…
Mio nonno, suo marito, lui sì che era bravissimo: era un cuoco di professione, ai tempi preparava pranzi di nozze e cucinava a domicilio presso ricche famiglie milanesi.
Ovviamente giocava facile lei, eheheh; nonno faceva tutto lui e lei provvedeva a fare altre faccende di casa, oltre a lavorare in tessitura.
Poi il nonno si ammalò gravemente, rimase così per anni, ed alla fine morì molto giovane, lasciando alla nonna tutto il daffare, compreso il dover crescere due figli quasi adolescenti.
Lei dovette rimboccarsi le maniche e incominciò a fare tutto quello che poteva, facendo da padre e da madre ai due ragazzini, lavorando e badando alla casa.
I suoi piatti non furono mai chissà che…devo ammetterlo.
Se la cavava con preparazioni semplici, piuttosto veloci e con ingredienti poveri: lei stessa era povera in canna, i tempi non erano dei migliori e doveva arrangiarsi alla bell’e meglio.
La carne costava tanto, e lei non poteva permettersela sempre…quando però voleva fare bella figura, un piatto di bruscitt col purè andava sempre bene!
Saziava parecchio, non costava tanto e si faceva in velocità!
Ma cosa sono esattamente i bruscitt?!
Nonna li chiamava così, ma in realtà il loro vero nome è “bruscitti”(letteralmente “briciole” in dialetto bustocco; in lingua lombarda bruscitt).
Sono un secondo piatto a base di carne di manzo tagliata finemente e cotta per lungo tempo.
Altri ingredienti sono i semi di finocchio selvatico e il vino rosso.
La pietanza, che è diffusa nell’Altomilanese, in particolar modo nella zona di Busto Arsizio di cui è originaria, e nel Verbano, è completata con l’aggiunta di polenta o di purè.
Può essere accompagnata da vini rossi ben strutturati quali Barbera, Barolo o Barbaresco.
L’origine del piatto è riconducibile alla spolpatura totale delle ossa dei manzi, cioè al recupero di quelle parti che erano scartate dalle tavole dei più ricchi.
Fino al boom economico, per i bruscitti si utilizzavano i tagli dell’animale più duri, che necessitavano di una più lunga cottura.
Nonna li faceva in versione un po’ differente; non usava i semi di finocchio selvatico ma l’alloro; un goccio di vino rosso e poi del concentrato di pomodoro, a dare un po’ di colore.
Lei usava la carne trita di manzo, ed io mi sono attenuta alla sua versione, anche perché era proprio quella che ho sempre mangiato sia da lei che a casa dei miei genitori.
Quindi ecco la mia versione de “I Bruscitt col purè ricetta della nonna“, sperando che piaccia anche a voi come a me!
Quando arrivava questo fumante piatto in tavola, era festa; lei mangiava tutto il purè con la carne e, se ne avanzava un po’, faceva scarpetta col pane, pulendo il piatto alla perfezione.
Che dire: un secondo povero, ma saziante e appetitoso, che, con una bella polenta o appunto un purè, faceva da perfetto piatto unico.
I Bruscitt col purè ricetta della Nonna Gina
Ingredienti
Per i bruscitt
- 800 g carne macinata scelta di manzo
- 1/2 bicchiere vino rosso
- 1/2 cipolla bianca
- 1 foglia di alloro
- 1 noce burro
- 1 cucchiaio concentrato di pomodoro
- q.b sale e pepe nero
- q.b olio extravergine d'oliva
- q.b acqua naturale
Per il purè
- 900 g patate a polpa gialla
- 200 ml latte
- 25 g burro
- 1 pizzico noce moscata grattugiata
- q.b sale fino
Istruzioni
- Per prima cosa tritare finemente la cipolla e farla imbiondire in padella con un cucchiaio d'olio e il burro, senza farla dorare troppo.Aggiungere la carne macinata e farla rosolare bene, poi sfumarla con il vino, salando e pepando a piacimento.
- Unire il concentrato di pomodoro, la foglia d'alloro, aggiungere circa mezzo bicchiere d'acqua, mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per circa 50 minuti, mescolando per non far attaccare ed aggiungendo acqua se necessario: la carne deve essere asciutta ma non troppo, con un leggero fondo di cottura ma non troppo liquido.
- Mentre la carne dei bruscitt cuoce, preparare il purè; pelare, lavare, tagliare a tocchetti e lessare le patate.Successivamente scolarle e lasciarle intiepidire, poi schiacciarle con uno schiacciapatate.
- In una casseruola mettere a scaldare il latte con il burro; aggiungere la noce moscata ed una volta arrivato in temperatura, unire le patate ed amalgamare bene con una spatola o una frusta a mano per far bene assorbire il liquido, regolando di sale a piacere.
- Servire il purè ben bollente con i bruscitt altrettanto caldi.
Note
- Mia nonna usava la carne trita, ma la ricetta originale prevedeva carne di manzo tritata al coltello
- Sempre la ricetta originale non prevedeva il concentrato di pomodoro, ma questa è la versione di mia nonna; se preferite potete ometterlo, così come l’alloro (l’originale prevede aglio e semi di finocchietto selvatico).
- Ottimi anche con la polenta
Il tema di questo mese, per la rubrica de L’Italia nel piatto, è: “Una ricetta dedicata ai nonni“
Io, per la Lombardia ho preparato “I bruscitt col purè ricetta della Nonna Gina“, un piatto unico povero ma ricco di sapore e bontà.
Per altre ricette tipiche lombarde sul mio blog, basterà cliccare QUI!
Qui sotto invece vedrete le altre proposte, una per ciascuna regione, scritte da tutte le altre blogger partecipanti:
Valle d’Aosta –
Piemonte –
Liguria – Polpettone di zucca
Trentino Alto Adige –
Veneto – Pane e latte
Friuli Venezia Giulia – Mele al vino rosso
Emilia Romagna – Merluzzo e cipolle alla piacentina
Toscana – Polpettone di nonna Lina
Umbria – Schiacciata al pomodoro e cipolla
Marche – Maritozzi marchigiani
Lazio – La torta di compleanno
Abruzzo – Minestra con i fagioli all’abruzzese
Molise –
Campania – Pane al finocchietto selvatico
Puglia – Coniglio al forno
Basilicata – Le fascine o strascinati di nonna Elisabetta
Calabria – Pizza dolce di Nonna Assunta
Sicilia – Pesce Stocco a tuttu d’Intra messinese
Sardegna – Le polpette di Nonna Teresa
Ringrazio le ragazze che mi hanno accolta con piacere nel gruppo, ringrazio voi che mi seguite sempre con affetto e vi ricordo anche le mia pagine Pinterest, Facebook e Instagram!
Qui invece la pagina Facebook e qui la pagina Instagram de “L’Italia nel piatto”, dove potrete vedere tutte le belle proposte che ogni mese vi raccontiamo
Ora vi saluto e a presto, con nuove idee e ricette pasticcione!
Un abbraccio
16 commenti
Che bellissimo post!!! La tua nonna ti ha lasciato dei bellissimi ricordi. La ricetta è stupenda. Un abbraccio.
Grazie carissima, io praticamente son cresciuta da mia nonna, lei per me è stata una seconda mamma e che dire?!
I ricordi sono davvero tantissimi <3
Un abbraccio enorme a te!
Anch’io una nonna con nessuna simpatia per la cucina! E il mio nonno simpatia solo per mangiare!
Non conoscevo questo piatto!
ciao,
elisa
E’ un piatto della tradizione lombarda, molto realizzato nelle famiglie soprattutto dell’alto milanese 😉
Un caro saluto
non sapevo cosa fossero i bruscitt, pensavo a delle erbe di campo…..ottimo piatto, sicuramente molto saporito!
Buon Anno!
Eh, in effetti la parola può trarre in inganno 😉
E’ un secondo di carne, saporito e sfizioso, nonostante gli ingredienti poveri e la facile realizzazione…
Un caro saluto e buon anno anche a te cara 🙂
Ma che bel ricordo! E’ sempre così quando leggo i tuoi post, mi sembra di viverli e di conoscere veramente la tua famiglia. Che bella ricetta, sarà stata anche povera ma che sapore!!
Ti abbraccio e grazie per gli auguri di buon anno che ricambio con tutto il cuore!
Grazie che belle parole, mi hai commosso sai?! Ho voluto proprio dare a questa rubrica un’impronta di diario dei ricordi…è bello portare viva la tradizione di famiglia, condividerla con chi la vuole apprezzare <3
Un grande abbraccio, buon anno e buona continuazione
Che bella ricetta Simo! La tua nonna Gina la sapeva lunga su come rendere un piatto povero una pietanza da re!
Un abbraccio amica mia e ancora buon anno nuovo,
Mary
I nostri vecchi avevano poco; mia nonna è cresciuta, come lei soleva dire e ricordare, nella miseria, avendo vissuto ben due guerre mondiali.
E quindi l’arte di arrangiarsi era all’ordine del giorno…con poco dovevano riuscire a sfamare la famiglia.
E la Gina ha una storia lunga da raccontare…pian piano, ricetta dopo ricetta lo farò, sperando di far cosa gradita!
Un grande abbraccio e ancora auguri 🙂
A me piacerebbe di sicuro, grazie Simo per questa bella ricetta di famiglia, buon anno!
Grazie cara, sarebbe bello organizzare un bel pranzetto tutte assieme….chissà, se in futuro….mai dire mai!
Buon anno anche a te ed un abbraccio <3
Sai che ti dico? Con un piatto così gustoso io farei proprio come tua nonna: una scarpetta non me la farei mancare. Grazie per aver condiviso con noi i tuoi ricordi e questa ricetta che replicherò quanto prima!
Grazie a te di cuore per averla apprezzata! Un caro abbraccio e buona giornata <3
Grazie a te cara per averla apprezzata…una ricetta rustica e semplice che però ha davvero il suo perchè 😉
Buon pomeriggio!
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