Il pane di San Francesco è tipico della zona di Assisi, e veniva preparato già in epoca medievale, in occasione di varie ricorrenze religiose.
Buongiorno amici ed amiche, come vi dicevo nello scorso post, eccoci ritornate io Monica e Miria con la bella rubrica “Alla Mensa coi Santi“, rubrica che ci sta facendo scoprire tante belle tradizioni e curiosità della nostra Italia, in merito al culto dei santi patroni e protettori.
Ogni volta trovare una ricetta è fonte di ricerca e di scoperta; io e le mie compagne di avventura siamo davvero contente di portare avanti questo bel progetto che in primis ci diverte, ma soprattutto ci arricchisce con tante nuove nozioni e storie di tradizione.
Questo mese abbiamo pensato di preparare tutte e tre una ricetta in onore di San Francesco d’Assisi, un santo che noi veneriamo e che è una figura importante per i cattolici: pensate che è il patrono d’Italia, e si festeggia il 4 di ottobre.
Ho deciso, per questa bella occasione, di replicare un pane speciale, che è molto conosciuto nelle zone di Assisi e che, già in epoca medievale, veniva preparato per le principali ricorrenze religiose: il pane di San Francesco.
E’ un pane dolce con all’interno delle uvette…è una via di mezzo fra il pandolce genovese e il pane con l’uvetta tipico della Toscana, molto buono e perfetto per essere inzuppato in un marsala o in un vino dolce (in Umbria viene spesso servito con il “vino di San Francesco” un vino liquoroso simile al vinsanto).
A noi è piaciuto un sacco, è durato parecchi giorni conservato in una bella scatola ermetica e, fettina dopo fettina, ha allietato le nostre colazioni.
Ho preso la ricetta da questo sito; ho apportato qualche piccolisima modifica e mi è venuto favolosamente bene, alla perfezione: è piaciuto tantissimo anche ai miei famigliari.
Sempre per onorare San Francesco quindi, Miria ha realizzato i mostaccioli e Monica invece il torcolo di castagne…
Come sempre potrete visionare tutte le ricette pubblicate finora, cliccando sull’immagine come quella riportata qui sotto, che trovate a lato destro del blog.
E adesso parliamo un po’ di San Francesco…
In breve racconterò un po’ di lui, con le nozioni prese dal sito di Santi e beati.it
Francesco nacque ad Assisi nel 1182, nel pieno del fermento dell’età comunale; figlio di un mercante, da giovane aspirava a entrare nella cerchia della piccola nobiltà cittadina.
Per questo ricercò la gloria tramite le imprese militari, finché comprese di dover servire solo il Signore: si diede quindi a una vita di penitenza e solitudine in totale povertà, dopo aver abbandonato la famiglia e i beni terreni.
Nel 1209, in seguito a un’ulteriore ispirazione, iniziò a predicare il Vangelo nelle città, mentre si univano a lui i primi discepoli. Con loro si recò a Roma per avere dal papa Innocenzo III l’approvazione della sua scelta di vita.
Dal 1210 al 1224 peregrinò per le strade e le piazze d’Italia: dovunque accorrevano a lui folle numerose e schiere di discepoli che egli chiamava “frati”, cioè “fratelli”.
Accolse poi la giovane Chiara che diede inizio al Secondo Ordine francescano, e fondò un Terzo Ordine per quanti desideravano vivere da penitenti, con regole adatte per i laici.
Morì la sera del 3 ottobre del 1226 presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli ad Assisi.
È stato canonizzato da papa Gregorio IX il 16 luglio 1228; Papa Pio XII ha proclamato lui e santa Caterina da Siena Patroni Primari d’Italia il 18 giugno 1939.
I resti mortali di colui che è diventato noto come il “Poverello d’Assisi” sono venerati nella Basilica a lui dedicata ad Assisi, precisamente nella cripta della chiesa inferiore.
Il suo emblema sono il lupo e gli uccelli; oltre ad essere il patrono d’Italia, è anche protettore degli animali, degli uccelli, dei commercianti, delle coccinelle, dei lupetti e degli ecologisti.
Famoso è il suo cantico delle creature, ma io amo tanto la sua preghiera semplice, che dovremmo sempre recitare ogni giorno…
Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dove è discordia, ch’io porti la fede,
dove è l’errore, ch’io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch’io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.
Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè:
Sì è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.
Amen.
Pane di San Francesco
Equipment
- forno
Ingredienti
- 500 g farina 00 bio
- 180 ml latte
- 150 g miele millefiori
- 150 g burro
- 1 uovo
- 15 g lievito di birra fresco (ho diminuito rispetto alla ricetta di base)
- 250 g uvetta sultatnina
- 1 pizzico sale fino
- q.b scorza di limone bio grattugiata
Istruzioni
- Per prima cosa mettere l’uva sultanina a bagno in acqua tiepida. Sciogliere nel latte appena intiepidito il lievito di birra, iniziare ad incorporarlo lentamente in metà del quantitativo della farina, fino a formare un panetto, che dovrà poi lievitare per circa 3 ore, coperto da un panno in luogo tiepido, al riparo da correnti d'aria.
- Al termine delle tre ore di lievitazione, aggiungere la farina rimasta, il miele, il sale, il limone grattugiato, l’uvetta strizzata e asciugata, l’uovo sbattuto e il burro sciolto a bagnomaria. Impastare fino a formare un panetto tondo, che dovrà poi lievitare per almeno altre otto ore, io l’ho messo coperto nel forno spento con la luce accesa.
- A lievitazione ultimata, incidere con un coltello una croce sulla superficie del dolce e mettere il pane di San Francesco in un forno preriscaldato a 180 gradi centigradi con funzione ventilata. Far cuocere per circa 45-50 minuti, controllando periodicamente: si deve dorare e diventare croccante in superficie.
- Lasciare raffreddare a temperatura ambiente e servire.
Note
Grazie come sempre per averci seguito, spero che il mio pane vi piaccia e vi consiglio di provarlo: vedrete che vi piacerà!
Io vi saluto, vi dò appuntamento con questa rubrica al primo giorno del prossimo mese e nel frattempo vi esorto a seguirmi sempre, perchè nuove belle ricette arriveranno!
Un caro saluto e a presto
18 commenti
Non conoscevo proprio questo pane. Mi sono segnata la ricetta, lo devo provare. Mi sembra di sentirne tutto il suo profumo! Un bacio
Devi assolutamente provarlo, ti stupirà….è davvero molto buono!
Un grande abbraccio e buon inizio di settimana carissima 🙂
Un pane deliziosamente speciale che non conoscevo, grazie della condivisione!
baci e buon week end
Alice
Questa rubrica ci fa scoprire tante belle ricette della tradizione che proprio non conoscevamo….ed è bello condividerle!
Un bacione e buon lunedì
Cara Simo, conosco questo ottimo pane, del quale ci illustri la ricetta.
Abito a meno di un’ora da Assisi, meta privilegiata per le nostre passeggiate e non solo!
Un abbraccio e buon fine settimana d’ottobre
Susanna
Ahhhh che bello, son contenta che tu lo conosca!!!
E quindi dimmi un po’ ….sono riuscita ad interpretarlo al meglio?
Che voglia di venirti a trovare nei meravigliosi posti dove vivi amica bella…
Un abbraccio grande e buon inizio di settimana <3
Questo pane è eccezionale, lo rifarò sicuramente, e piacerà a tutti, qui a casa mia.
Un bacione
Miria
Ne sono certa! Prova e poi dimmi 😉
Un abbraccio
Uno spettacolo da provare, adoro questi pani !!!
Lo devo provare….e poi bellissime le storie che riusciamo a raccontare preparandoli!!!
Un abbraccio grande Simo
Moni
Proprio così, ogni volta è una nuova scoperta…
Un abbraccio grande e, se lo provi, poi fammi sapere… 🙂
Buona serata <3
Adoro queste ricette antiche e non ti nascondo che una fettina di questo pane me la papperei anche adesso per merenda 😛
….e faresti bene, credimi…è buonissimo!
Un bacione
Ciao Simo, è molto bello questo pane di San Francesco, ti è venuto perfetto. Immagino la bontà e la morbidezza. Bella la storia del Santo Patrono d’Italia. Un abbraccione a tutti voi. 💝🌷
Con questa rubrica scopriamo ogni volta nuove cose interessanti, è una fonte di arricchimento incredibile.
E poi che dire…le ricette tradizionali sono sempre così buone…mmmm….come questo pane: irresistibile!
Un grande abbraccio cara amica
Mi salvo la ricetta, sono certa che mio marito sarà felice averlo per colazione ^_^
Vado a leggermi le altre proposte!
Un bacio
Devi provarlo, è favoloso! Tuo marito gradirà 😉
Un abbraccio cara
Simo, mi hai fatto fare un tuffo nella mia infanzia, mi ricordo che lo comperavo in panificio ed era la mia meranda a scuola, lo adoroooooooooo, ma sai da quanto tempo non lo mangio più…
Devo rimediare subito, grazie per l’ idea, un mega bacione, ciao bella stella
Sono contenta di averti fatto fare un viaggetto nei bei ricordi del passato….io non conoscevo questo pane, ma l’ho adorato!
Provalo…ahimè senza glutine non so darti la ricetta, ma prova magari con un preparato apposito…
Bacione grande a te!